Nasce una comunità a misura di orso 

Fano Adriano capofila del progetto con altri tre comuni e il Parco Gran Sasso-Laga per la convivenza con la popolazione

FANO ADRIANO. Una comunità a misura d’orso che ha come obiettivo la coesistenza tra residenti e turisti con la specie marsicana che popola la regione, ma che con i suoi sessanta esemplari rischia l’estinzione. Un tema delicato e un importante progetto “Life bear smart corridors” di salvaguardia degli orsi affrontato e promosso dal parco in un momento di forte attualità, dopo l’uccisione di Amarena, al quale hanno aderito quattro comuni teramani.
Più avvistamenti del plantigrado sono stati fatti nella zona montana e il Comune di Fano Adriano che già ha avviato un’iniziativa di salvaguardia del lupo, si è fatto promotore con il parco nazionale Gran Sasso–Laga, presente all’incontro di qualche giorno fa il presidente Tommaso Navarra, e con i Comuni di Pietracamela, Crognaleto e Cortino, presenti con i sindaci Antonio Villani, Orlando Persia e Marco Tiberii, di intraprendere il percorso di sviluppo di una “Bears smart comunity”, una comunità a misura d’orso. «Queste comunità decidono di agire insieme in maniera proattiva per incoraggiare gli sforzi delle istituzioni locali, delle imprese e dei singoli abitanti, al fine di migliorare la coesistenza con l’orso», spiega il sindaco Luigi Servi, «l’obiettivo principale è migliorare le condizioni alla base della coesistenza uomo-orso nelle zone di espansione dell’animale e nei corridoi al fine di supportare lo spostamento della specie in nuove aree». Quali sono le misure per applicare il progetto? «È necessario agire con misure mirate come interventi sulle grosse vasche spesso presenti in montagna dove l’orso potrebbe annegare», prosegue Servi, «il miglioramento dell’habitat per l’incremento di risorse trofiche naturali come il recupero e potatura di frutteti abbandonati e raccolta di frutta, la distribuzione agli allevatori di strutture di prevenzione di danni ad apiari e pollai, la sperimentazione di cassonetti o sistemi di protezione per quelli esistenti per ridurre l’accesso all immondizia che è un grosso attrattore per l’animale selvatico, lo sviluppo di squadre di intervento rapido e importanti interventi di comunicazione, informazione ed educazione per il potenziamento delle conoscenze e del coinvolgimento delle comunità locali in particolare degli stake holders economici nel settore turistico e agro-zootecnico». Nel parco nazionale sono 21 le comunità in costituzione. "Il parco è una delle zone di naturale espansione dell'orso bruno marsicano», conclude Servi, «gli animali vivono nei parchi senza confini, ma il loro futuro dipende dalle nostre azioni: rispettiamoli».
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