TERAMO
Nei guai per una torta di compleanno
Il dolce inneggia all’uso di cocaina con la scritta: «Pippare per altri cento anni». Albanese sotto accusa
TERAMO. Una torta a forma di valigia con soldi e cocaina (tutto, almeno in questo caso, rigorosamente di crema e cioccolato) e con una scritta che lasciava poco spazio ad altre interpretazioni: «edhe 100 biphe» che in albanese significa «pippare per altri cento anni».
Evoca immagini che sembrano uscite dalla serie tv “Gomorra” la cronaca di un blitz fatto dagli agenti della squadra mobile teramana a casa di un cittadino albanese attualmente ai domiciliari nell’ambito di un’inchiesta per spaccio. Perchè la torta era un regalo per festeggiare il compleanno dell’uomo che, per l’occasione, aveva invitato vari amici. E questo gli è costata la segnalazione al giudice per violazione alle prescrizioni della detenzione domiciliare visto che può incontrare solo i familiari e certamente non gli amici per una festa.
L’operazione è nata dall’acume di un investigatore, da anni al lavoro sul fronte della malavita albanese e quindi anche in grado di conoscere la lingua e notare la scritta su quella torta a forma di valigia con tanto di banconote e polvere bianca esposta nel banco frigo di una pasticceria con l’inequivocabile scritta «edhe 100 biphe», che in albanese significa «pippare per altri cento anni».
E così seguendo la destinazione del dolce gli investigatori della squadra mobile teramana, diretti da Roberta Cicchetti, sono arrivati nell’abitazione di cittadino albanese, già conosciuto per questioni legate allo spaccio, e da qualche mese agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura pescarese. L’uomo aveva organizzato la festa per il suo compleanno e aveva invitato gli amici per condividere la speciale torta. (d.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Evoca immagini che sembrano uscite dalla serie tv “Gomorra” la cronaca di un blitz fatto dagli agenti della squadra mobile teramana a casa di un cittadino albanese attualmente ai domiciliari nell’ambito di un’inchiesta per spaccio. Perchè la torta era un regalo per festeggiare il compleanno dell’uomo che, per l’occasione, aveva invitato vari amici. E questo gli è costata la segnalazione al giudice per violazione alle prescrizioni della detenzione domiciliare visto che può incontrare solo i familiari e certamente non gli amici per una festa.
L’operazione è nata dall’acume di un investigatore, da anni al lavoro sul fronte della malavita albanese e quindi anche in grado di conoscere la lingua e notare la scritta su quella torta a forma di valigia con tanto di banconote e polvere bianca esposta nel banco frigo di una pasticceria con l’inequivocabile scritta «edhe 100 biphe», che in albanese significa «pippare per altri cento anni».
E così seguendo la destinazione del dolce gli investigatori della squadra mobile teramana, diretti da Roberta Cicchetti, sono arrivati nell’abitazione di cittadino albanese, già conosciuto per questioni legate allo spaccio, e da qualche mese agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura pescarese. L’uomo aveva organizzato la festa per il suo compleanno e aveva invitato gli amici per condividere la speciale torta. (d.p.)
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