ALBA ADRIATICA
Niente più pallone a Villa Flaiani e nella Bambinopoli
Il sindaco firma un'ordinanza e bandisce le partitelle tra ragazzi: «Disturbano e fanno danni». Divieto anche nella zona Peep
ALBA ADRIATICA. Palloni banditi nei parchi e nelle piazze di Alba Adriatica. I bambini sorpresi a giocare a calcio nella Bambinopoli, nel parco di Villa Flaiani e nella piazza della zona Peep, rischiano fino a 500 euro di multa. L’ordinanza di divieto del “gioco del pallone”, firmata dal sindaco Tonia Piccioni, non è la prima di questo genere. In passato il primo cittadino aveva bandito il calcio da piazza IV Novembre.
«Per le modalità di svolgimento, siffatta pratica sportiva può causare danni al patrimonio pubblico e privato e, più in generale, può causare pericolo per la sicurezza delle persone che transitano o sostano in tali spazi pubblici», spiega il sindaco nel provvedimento, «occorre mettere in atto ogni iniziativa tendente al rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità dei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale, costituendo le piazze luoghi di aggregazione e di confronto, non sicuramente luoghi dove praticare il gioco del calcio».
A far scattare l’ordinanza sarebbero state diverse segnalazioni e lamentele, come rivela lo stesso il sindaco che ha preso subito in considerazione quelle relative la piazza della zona Peep. «Alcuni cittadini hanno richiesto interventi a tutela della tranquillità pubblica nell’area, minata da parte di ragazzi che con il gioco del pallone», ribadisce Piccioni, «arrecano danni a cose e molestia alle persone che stazionano per trascorrere in serenità parte della loro giornata».
La zona Peep, però, ha vissuto un repentino sviluppo edilizio e residenziale negli ultimi anni, senza che siano state realizzati spazi dedicati ai giovani. Il quartierer, inoltre, è lontano d al nucleo urbano albense da cui è diviso da strade trafficate come la statale Adriatica. Anche per il parco di Villa Flaiani e soprattutto per la Bambinopoli, luogo per antonomasia dedicato ai più giovani, il sindaco nell’ordinanza a «numerose lamentele» per l’uso scorretto di quegli spazi pubblici da parte dei ragazzi che, prima del divieto, ci giocavano a pallone.
Luca Tomassoni
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
«Per le modalità di svolgimento, siffatta pratica sportiva può causare danni al patrimonio pubblico e privato e, più in generale, può causare pericolo per la sicurezza delle persone che transitano o sostano in tali spazi pubblici», spiega il sindaco nel provvedimento, «occorre mettere in atto ogni iniziativa tendente al rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità dei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale, costituendo le piazze luoghi di aggregazione e di confronto, non sicuramente luoghi dove praticare il gioco del calcio».
A far scattare l’ordinanza sarebbero state diverse segnalazioni e lamentele, come rivela lo stesso il sindaco che ha preso subito in considerazione quelle relative la piazza della zona Peep. «Alcuni cittadini hanno richiesto interventi a tutela della tranquillità pubblica nell’area, minata da parte di ragazzi che con il gioco del pallone», ribadisce Piccioni, «arrecano danni a cose e molestia alle persone che stazionano per trascorrere in serenità parte della loro giornata».
La zona Peep, però, ha vissuto un repentino sviluppo edilizio e residenziale negli ultimi anni, senza che siano state realizzati spazi dedicati ai giovani. Il quartierer, inoltre, è lontano d al nucleo urbano albense da cui è diviso da strade trafficate come la statale Adriatica. Anche per il parco di Villa Flaiani e soprattutto per la Bambinopoli, luogo per antonomasia dedicato ai più giovani, il sindaco nell’ordinanza a «numerose lamentele» per l’uso scorretto di quegli spazi pubblici da parte dei ragazzi che, prima del divieto, ci giocavano a pallone.
Luca Tomassoni
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