Offese alla Misericordia
Scritte di minaccia sui mezzi per trasportare i disabili
TERAMO. A marzo le gomme tagliate, la notte scorsa le scritte ingiuriose sulle fiancate dei pulmini destinati al trasporto dei bambini disabili. A sei mesi dal primo episodio, la Misericordia di San Nicolò finisce nuovamente nel mirino di qualcuno.
Nella sede di via Fermi ieri mattina c’era amarezza. Tanta. «Non credo sia una bravata», dice Giuseppe Cerino, governatore dell’associazione, «ma un atto intimidatorio. E ancora una volta a farne le spese sono i disabili. Ci siamo rivolti ai carabinieri e ci auguriamo che si possa fare chiarezza. Noi continueremo, come facciamo da sempre, a garantire la nostra presenza costante al fianco dei disabili e delle loro famiglie e certamente non ci faremo intimidire».
La scoperta dei mezzi imbrattati con la vernice nera è stata fatta ieri mattina presto, quando i primi volontari dell’associazione sono arrivati in via Fermi, in particolare nell’area recintata con una catena e usata come parcheggio per i mezzi di proprietà della Misericordia. Sulle fiancate dei due pulmini hanno trovato scritte e ingiurie tra cui la frase «Complici dei lager»: il tutto eseguito con una vernice nera e con dei caratteri simili ad altre scritte che all’inizio di settembre sono comparse sui muri del liceo classico Delfico di Teramo. Sul posto, dopo la segnalazione fatta dai responsabili dell’associazione, sono intervenuti i carabinieri della stazione di San Nicolò a Tordino che hanno avviato le indagini per cercare di identificare gli autori del gesto.
Già nelle prossime ore i militari raccoglieranno le testimonianze di alcuni residenti della zona che potrebbero aver notato qualche movimento sospetto nella zona, anche se per ora sembra che nessuno abbia visto niente o sentito nulla. «Sono gesti che ci amareggiano», continua il governatore Cerino, «ma che certamente non ci fermano. I nostri mezzi, tutti all’avanguardia, forniscono assistenza a decine di disabili a cui quotidianamente garantiamo il trasporto. Non sappiamo se quello che è successo oggi sia collegato a ciò che è successo a marzo, quando qualcuno ha tagliato le gomme ai nostri mezzi. Non sappiamo se ci sia un collegamento e se la mano sia la stessa, ma ci auguriamo che le forze dell’ordine riescano a fare chiarezza. Resta la grande amarezza per quello che abbiamo subito».
E ieri, quando la notizia del nuovo attentato si è diffusa, in tanti hanno voluto esprimere la propria solidarietà all’associazione, che da anni opera nel Teramano per garantire assistenza ai disabili.
Nella sede di via Fermi ieri mattina c’era amarezza. Tanta. «Non credo sia una bravata», dice Giuseppe Cerino, governatore dell’associazione, «ma un atto intimidatorio. E ancora una volta a farne le spese sono i disabili. Ci siamo rivolti ai carabinieri e ci auguriamo che si possa fare chiarezza. Noi continueremo, come facciamo da sempre, a garantire la nostra presenza costante al fianco dei disabili e delle loro famiglie e certamente non ci faremo intimidire».
La scoperta dei mezzi imbrattati con la vernice nera è stata fatta ieri mattina presto, quando i primi volontari dell’associazione sono arrivati in via Fermi, in particolare nell’area recintata con una catena e usata come parcheggio per i mezzi di proprietà della Misericordia. Sulle fiancate dei due pulmini hanno trovato scritte e ingiurie tra cui la frase «Complici dei lager»: il tutto eseguito con una vernice nera e con dei caratteri simili ad altre scritte che all’inizio di settembre sono comparse sui muri del liceo classico Delfico di Teramo. Sul posto, dopo la segnalazione fatta dai responsabili dell’associazione, sono intervenuti i carabinieri della stazione di San Nicolò a Tordino che hanno avviato le indagini per cercare di identificare gli autori del gesto.
Già nelle prossime ore i militari raccoglieranno le testimonianze di alcuni residenti della zona che potrebbero aver notato qualche movimento sospetto nella zona, anche se per ora sembra che nessuno abbia visto niente o sentito nulla. «Sono gesti che ci amareggiano», continua il governatore Cerino, «ma che certamente non ci fermano. I nostri mezzi, tutti all’avanguardia, forniscono assistenza a decine di disabili a cui quotidianamente garantiamo il trasporto. Non sappiamo se quello che è successo oggi sia collegato a ciò che è successo a marzo, quando qualcuno ha tagliato le gomme ai nostri mezzi. Non sappiamo se ci sia un collegamento e se la mano sia la stessa, ma ci auguriamo che le forze dell’ordine riescano a fare chiarezza. Resta la grande amarezza per quello che abbiamo subito».
E ieri, quando la notizia del nuovo attentato si è diffusa, in tanti hanno voluto esprimere la propria solidarietà all’associazione, che da anni opera nel Teramano per garantire assistenza ai disabili.