Omicidio di Silvi, nella casa arrivano carabinieri e pm / VIDEO
Sopralluogo nell'abitazione per ricostruire la dinamica dei fatti che hanno portato alla morte Giovanni Di Martino. Versioni contrastanti sui presunti dissi tra padre e figlio
SILVI. Nuovo sopralluogo nell’abitazione di Silvi dove la notte tra il 13 e il 14 giugno si è consumata la tragedia con la morte di Giovanni Di Martino. Questa mattina, venerdì 21 giugno, sono arrivati il sostituto procuratore Medori, i carabinieri, il consulente tecnico della Procura (l’anatomopatologo Pietro Falco), l’avvocato Nicola De Majo, difensore di Di Martino, con il consulente di parte (l’anatomopatologo Giuseppe Sciarra) e il legale della sorella della vittima, l’avvocato Libera Cesino, con il rispettivo consulente. Presente anche la moglie della vittima.
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Il sopralluogo è stato disposto con la formula dell’incidente probatorio, dallo stesso pm Enrica Medori, titolare del fascicolo, con l’obiettivo di rilevare ulteriori elementi utili alle indagini e ricostruire quei drammatici momenti che hanno portato alla morte il 73enne.
Una morte per la quale è in carcere, con l’accusa di omicidio volontario, Giuseppe Di Martino, il figlio 46enne dell’uomo.
Intanto, la Procura ha ascoltato familiari e conoscenti della famiglia, tra cui la sorella della vittima che avrebbe parlato di rapporti tesi fra padre e figlio.
Fra i motivi di discussione il fatto che il 46enne, tornato circa un anno fa dal Brasile, non lavorasse. Una versione opposta a quella rilasciata dalla moglie della vittima, che ha sempre sostenuto come tra padre e figlio non ci fossero mai state discussioni per questo motivo.