Ospedale Sant’Omero, la piscina per il parto c'è ma manca il personale
È entrato in funzione il nuovo blocco: con un cesareo è nata nel pomeriggio Ambra. Per iniziare con quello in acqua però servono più operatori: i bandi ci sono ma le assunzioni no
SANT’OMERO. Per la nascita di un bebè in acqua c’è ancora da attendere ma il nuovo blocco parto del polo materno-infantile ieri è entrato in funzione. Il primo bimbo, fra i tanti che si registrano al Val Vibrata di Sant’Omero, è venuto alla luce ieri pomeriggio fra le attrezzate pareti inaugurate a febbraio e mai entrate in funzione.
E’ una bella bambina, nata però con un parto cesareo. E’ lei il primo nato delle nuova sale parto. E’ venuta alla luce alla 15,45: i genitori sono albanesi e si chiama Ambra. Il secondo, con parto naturale, è un maschietto: Leonardo è venuto alla luce alle 17,33 da genitori italiani. Leonardo, peraltro è il 410° nato dall’inizio dell’anno. Ieri, dopo tanta attesa, l’equipe del professor Felice Patacchiola e del gruppo di anestesia dell’ospedale vibratiano hanno indossato i camici sterili nelle moderne sale.
Ma per il parto in acqua bisogna attendere: manca ancora il personale. Alla Asl di Teramo ci si sta muovendo per chiudere il cerchio dei bandi e delle assunzioni per dotare le nuove sale parto di figure necessarie all’espletamento dei servizi dell’unità operativa complessa perché possa funzionare a pieno regime. Così per le tante future mamme che contano di dare alla luce il loro bambino con le nuove metodiche dolci, la nascita di ieri rappresenta una bella notizia che apre alla speranza di vivere il travaglio indolore. Era stato preannunciato che, in attesa delle assunzioni, si potesse ricorrere all’apertura parziale delle sale-parto in determinati giorni ed orari. Il direttore dell’unità complessa, Felice Patacchiola, è soddisfatto e la prima nascita fra le mura delle nuove sala parto costituisce la premessa per continuare a fare del reparto santomerese un’eccellenza regionale.
I numeri delle nascite e la modernità delle attrezzature e metodiche rappresentano la forza su cui contare per il futuro. Adesso si spera che anche il parto in acqua possa trovare la propria strada per evitare che del progetto restino solo la vasca e le buone intenzioni.
Ma la carenza di personale resta la croce del piccolo presidio sanitario di Sant’Omero, in tanti reparti. A Medicina, al momento, sono stati tagliati solo due posti letto dei preannunciati dieci. L’emergenza continua in radiologia e fisioterapia. Due i medici andati via e si attende l’arrivo di una sostituzione. Situazione di stallo anche al pronto soccorso dove si cerca di coprire i turni con il superlavoro che l’estate comporta. Sono diversi gli interventi di primo soccorso medico specie per malori cui si aggiungono i codici gialli e rossi. Il reparto attende ancora l’arrivo delle carrozzine.
Proprio un po’ di tempo fa, specie sulla questione delle nuove sale parto, si era espresso il sindaco di Sant’Omero, Andrea Luzii, che chiedeva l’immediata attivazione e per questo si era rivolto sia al direttore generale della Asl Roberto Fagnano che all’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci che proprio il giorno dell’inaugurazione delle sale parto aveva comunicato il proprio impegno alla risoluzione del problema del personale. Ma è ancora tutto fermo.
Alex De Palo
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