Pannella: Berlusconi? Si stringe il cappio
Il leader dei radicali a Teramo per i referedum si fa sfuggire la frase “fuorionda” al tavolino del bar con Tancredi
TERAMO. «Scusate, ho fatto la cafonata di presentarmi a quest’ora. Ma non è colpa mia, ho ricevuto un amico, per un incontro occasionale e imprevisto. È arrivato in ritardo, per giunta, come fa di solito». Passeggiando su corso San Giorgio, vicino al banchetto dove i radicali stanno raccogliendo firme a sostegno dei loro 12 referendum, il Marco Pannella nazionale trova queste ragioni per giustificarsi davanti ai giornalisti schierati lì ad attenderlo sotto il sole di fine agosto. Certo che l’amico in questione è un amico importante. Stiamo parlando dell’ex premier Silvio Berlusconi che ieri mattina è andato a trovare l’anziano leader radicale a Roma proponendogli una collaborazione per promuovere la raccolta delle 500mila firme necessarie a lanciare i quesiti referendari.
L’INCONTRO. Chi trova un amico, trova un tesoro, si direbbe, considerando che il Cavaliere si è detto pronto a impegnarsi personalmente e attraverso le sue reti televisive a raggiungere l’obiettivo. Eppure, Pannella usa parole poco tenere nei confronti di Berlusconi nel valutare la delicata situazione politica in cui si trova alla luce della condanna definitiva in cassazione.
IL CAPPIO. Una volta a Teramo, viene accolto dal deputato Pdl, Paolo Tancredi e dal consigliere regionale Ricardo Chiavaroli, che in Abruzzo hanno stretto una sinergia volta, anche questa, alla raccolta delle firme. Seduti ai tavoli del centralissimo bar Grande Italia, Tancredi si lascia vincere dalla curiosità e chiede a Pannella: «Che ti ha detto Berlusconi?». Lui non si scompone. «Ho cercato di parlare con il Cavaliere, ma ho subito capito che è venuto a trovarmi avendo già in mano il suo piccolo calcoletto». L’allusione, con ogni probabilità, è ai numeri di un’eventuale crisi di governo. «Non capisce», aggiunge Pannella, «che i suoi sono i calcoli di uno che è già preso in trappola. E ogni volta che dà la scossa gli si “strigne di 'cchiu”», aggiunge in dialetto, mimando il gesto del cappio.
ACCANIMENTO. Certo è che, per Panella, Berlusconi un po’ di solidarietà se la merita. «Che ci sia stata una situazione palese di accanimento contro di lui», sottolinea, «sarebbe da coglioni negarlo. In ogni caso, in questo momento è importante proporre una continuità di governo, perché è da irresponsabili non dare al governo la possibilità di compiere le cose avviate».
I REFERENDUM. I presìdi a sostegno della raccolta firme pro-referendum sono attivi in tutta la Provincia. «Proprio qui in Abruzzo», sottolinea Tancredi, «è forte la sinergia del nostro partito con i radicali. Appoggiamo tutti i referendum, a partire da quelli che mirano a riformare la Giustizia e non solo per le vicende che coinvolgono il nostro leader in prima persona».
Qualche giorno fa, i Radicali teramani sono andati anche nel carcere di Castrogno con una delegazione guidata da Gabriella Antonacci, Ariberto Grifoni, Orazio Papili e Rosa Quasibene, per completare la petizione.
I QUESITI. In particolare, i quesiti referendari riguardano la responsabilità civile dei magistrati, la separazione delle carriere, la custodia cautelare in carcere, l'abolizione dell'ergastolo, il rientro nelle funzioni proprie dei magistrati fuori ruolo, l'abrogazione del reato di clandestinità, la modifica delle leggi su immigrazione e droghe, il divorzio breve, l'otto per mille e l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. L'iniziativa promossa dai radicali a livello nazionale coinvolge i detenuti di quindici carceri italiane.
LA MEMORIA. Con Pannela anche il giornalista Valter Vecellio. A fare gli onori di casa l’avvocato Vincenzo Di Nanna. Nel pomeriggio, Pannella è stato ad Ari, per ricevere lo storico premio “La brocca di Ari” in virtù della sua «instancabile attività di combattente per la difesa dei diritti e la dignità di ogni persona».
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