Parolisi, appello a telefonista anonimo: fammi uscire dal tunnel
A pochi giorni dal processo di appello che lo vede imputato per l’omicidio della moglie, l’ex caporalmaggiore si rivolge al telefonista che da una cabina telefonica di piazza San Francesco a Teramo chiamò al centralino della polizia segnalando la presenza del corpo di Melania a Ripe di Civitella del Tronto. Parolisi chiede all'uomo, sempre rimasto anonimo, di dire con chiarezza cosa ha visto in quelle circostanze
TERAMO. Fra cinque giorni, esattamente il 25 settembre, si aprirà all’Aquila il processo d’assise d’appello che vede imputato Salvatore Parolisi condannato all’ergastolo in primo grado per omicidio volontario aggravato della moglie Melania Rea avvenuto il 18 aprile 2011. Ora, l’ex caporalmaggiore, dal carcere di Castrogno di Teramo lancia l’appello al telefonista anonimo che da una cabina telefonica di piazza San Francesco a Teramo chiamò al centralino della polizia segnalando la presenza del corpo di Melania nel boschetto delle Casermette a Ripe di Civitella del Tronto.
Rivolgendosi a lui (l’anonimo telefonista non fu mai identificato) dice: «Nessuno ti ha mai visto, nessuno sa chi sei. La tua mancanza di coraggio non sta aiutando in nessun modo la vera giustizia. Cos’hai visto, quando l’hai visto e cosa hai fatto. Da uomo a uomo - prosegue l’appello di Parolisi tramite i suoi legali di fiducia, Valter Biscotti, Nicodemo Gentile e Federica Benguardato - ti prego, riprendi il tuo coraggio. Fammi uscire da questo tunnel ed aiuta soprattutto Melania a trovare pace e verità».
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