Parolisi, sequestrate 20 lettere all'amante

Lui le scrive poesie dal carcere, la donna risponde: resterò per sempre vicino a te

TERAMO. Venti lettere di Salvatore all'amante e viceversa. Scritte prima e dopo l'arresto per omicidio del marito di Melania Rea. Venti lettere sequestrate dalla procura e finite tra gli atti dell'inchiesta sul delitto di Civitella. Salvatore Parolisi recita il ruolo dell'amante, la soldatessa gli risponde in modo appassionato. La più singolare delle missive è spuntata ieri: «Sono chiuso in una gabbia di Ferro/nell'involucro della fragilità/Ho sprecato una parte di vita/cercando un senso che non ha...». E' una poesia quella che, dal carcere di Teramo, dove è detenuto dalla scorsa estate per l'omicidio della moglie, il caporalmaggiore Parolisi scrive all'amante. «Sono convintissimo che anche tu stia soffrendo molto per questa tragica vicenda ma non voglio che tu trascuri te stessa...».

E ancora: «Oggi la mia vita è su una barca nel mare in tempesta, ma le acque prima o poi si calmeranno raggiungendo la riva e la mia libertà». Parole a cui la donna ha risposto con una lunga lettera di quattro pagine, che però il caporalmaggiore non ha mai ricevuto perché secretate dagli inquirenti.

Scrive nella risposta: «Io non so come sarà la mia vita, so che finché tu non ne sarai fuori io sarò ferma qui con te... poi, forse mi immagino dall'altra parte del mondo dove nessuno si ricorderà mai di questa tragedia». E' la conclusione della lettera della donna a Parolisi. Ma Scrive ancora: «Ho mille domande....mille ragioni... tutto il mondo può parlarti, giudicarti, avvicinarti... solo a me non è concesso e questo non è giusto... io non lo so quello che stai passando posso solo immaginarlo... non so se riesci realmente a sfogarti, a parlare, a farti capire con qualcuno della tua famiglia almeno, lo spero, perché nonostante tutta la sofferenza, tutta la cattiveria che ho sentito uscire dalla tua bocca nei miei confronti, sapendo l'umiliazione inspiegabile che mi hai buttato addosso, se sapessi che ti farebbe stare meglio, metterei da parte tutto per darti un pò di conforto, per farti sentire che non sei solo a combattere, in questa situazione così assurda, così difficile.... ma dalla quale sono sicura uscirai... perché si può e si deve pagare per i propri errori... ma non per le colpe che non si hanno e per contraddizioni dettate dalla paura, anche se forse ora, dopo tutto quello che è successo, sono forse l'ultima persona che vorresti vicino».

 

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