Parolisi, slitta la perizia: processo Melania a settembre

La nomina dell’entomologo forense, Stefano Vanin, lo stesso che ha partecipato alle indagini per la morte di Elisa Clasps e di Yara Gambirasio, fa rinviare tutto al 20 settembre. Il superperito dovrà rianalizzare il cadavere di Melania

TERAMO. La perizia che potrebbe sparigliare tutte le carte in tavola al processo a Salvatore Parolisi doveva essere consegnata entro questa settimana. Invece, con la nomina dell’entomologo forense, Stefano Vanin, lo stesso che ha partecipato alle indagini per la morte di Elisa Clasps e di Yara Gambirasio, che dovrà analizzare la presenza delle larve sul cadavere di Melania Rea, è stato tutto rinviato al 20 settembre. Per permettere anche al superperito di effettuare il suo lavoro che confluirà nella perizia precedentemente disposta dal gip Marina Tommolini su richiesta della difesa del caporalmaggiore Salvatore Parolisi.

A chiedere di nominare anche l’entomologo era stato il legale della famiglia Rea, Mauro Gionni, per fissare in maniera più precisa l’ora della morte di Melania. A chiedere la perizia in un primo momento erano stati invece gli avvocati di Salvatore Parolisi, Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, convinti che un nuovo pronunciamento da parte di esperti potrebbe aiutar loro ad incrinare la tesi dell’accusa sulla colpevolezza di Parolisi. E allora la genetista Sara Gino e il medico legale Gianluca Bruno, entrambi nominati dal gip di Teramo Marina Tommolini , alla presenza dei consulenti di parte, per la procura sarà presente Adriano Tagliabracci, per la difesa Lorenzo Varetto e Emiliano Giardina, per la parte civile ci saranno Francesco Introna e Marina Baldi, dovranno stabilire nuovamente ora, dinamica, tempistica e arma dell’omicidio di Melania Rea. Per farlo potranno analizzare sia gli atti già redatti che quanto prelevato dal cadavere di Melania.

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