Perde la fidanzata in uno scontro: «Quel tratto di A14 è una vergogna»
Le parole del giovane D’Adiutorio dopo la morte della ragazza in un’area di lavori a San Benedetto: «Diverse persone hanno la responsabilità di ciò che sta accadendo, la mia Giulia aveva solo 27 anni»
MONTORIO. «Ti amerò per sempre Giulia, ovunque sarai un giorno ci rivedremo e ci rifaremo una passeggiata con gli alpaca. Voglio ricordare una fidanzata e una persona stupenda. Ora non è il caso di parlare della vergogna di quel tratto di autostrada A14, ma diverse persone hanno la responsabilità di ciò che sta accadendo». Sono piene di commozione e di amore ma anche di risentimento le parole di Giuseppe D’Adiutorio, da cinque anni il fidanzato di Giulia Salvatori, la 27enne di San Benedetto del Tronto residente ad Altidona che il 5 maggio scorso ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto sulla A14 all’altezza del tunnel Croce di San Bendetto del Tronto in un tratto interessato da tempo da lavori e cantieri e quindi da continue deviazioni.
Giuseppe affida a un messaggio sui social network e a una lettera letta in chiesa durante il funerale il ricordo della sua amata per poi congedarsi per un periodo dallo stare tra le gente per vivere il proprio dolore in solitudine. Un dolore che gli urla dentro e che lo porta a lanciare, tra le righe, un appello alle istituzioni competenti affinché venga ripristinato nel più breve tempo possibile il normale traffico sulla A14 che nell’ultimo periodo è stata teatro di gravi incidenti. Giulia, che era di Marina di Altidona, percorreva spesso quel tratto di autostrada per raggiungere il suo amato Giuseppe a Montorio.
Ormai l’Abruzzo era diventata la sua seconda casa e a Montorio la giovane coppia trascorreva molto tempo insieme tra la passione per la musica e quella per la fotografia, legati da un sentimento profondo.
Due famiglie distrutte, quella della ragazza e del suo fidanzato, e due comunità in lutto: quella di Altidona e quella di Montorio dove Giulia era conosciuta e apprezzata e dove spesso si vedeva con il suo Giuseppe. Sgomento, tristezza e vicinanza regnano tra i montoriesi che la ricordano come “un raggio di sole” e hanno dedicato messaggi di cordoglio al proprio compaesano. Un futuro pieno di sogni per la coppia e una felicità strappata alla giovane ragazza che aveva una disabilità e aveva vissuto da sempre questa sua condizione con il sorriso, anche nei momenti in cui i dolori erano particolarmente forti. «Giulia era una ragazza di una forza e di una determinazione unica», prosegue Giuseppe, «un esempio e un’ispirazione per coloro che vivono la sua stessa o simile situazione e sono certo che la sua forza mi aiuterà. Di lei mi mancheranno i momenti passati insieme, sia quelli unici come i viaggi e i concerti, sia quelli semplici come le serate al cinema, con gli amici guardando film to addormentarsi insieme con una camomilla e un documentario “true crime”. Mi mancherà per sempre il suo amore per gli animali, quando ci inviavamo video teneri trovati su Instagram oppure quelli girati da noi al suo cincillà Polly e ai due ratti Steve e Howard, quando andavamo in posti anche solo per ammirare la fauna del luogo e scattare tante fotografie». La commozione cresce e il silenzio fa spazio alle parole del giovane di Montorio che ha perso la sua fidanzata nel drammatico incidente stradale. Ma prima di concludere la missiva Giuseppe ringrazia per “il conforto ricevuto dagli amici più stretti, molti di Montorio, dai familiari e dai parenti che mi sono di grande aiuto in questi giorni difficilissimi».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Giuseppe affida a un messaggio sui social network e a una lettera letta in chiesa durante il funerale il ricordo della sua amata per poi congedarsi per un periodo dallo stare tra le gente per vivere il proprio dolore in solitudine. Un dolore che gli urla dentro e che lo porta a lanciare, tra le righe, un appello alle istituzioni competenti affinché venga ripristinato nel più breve tempo possibile il normale traffico sulla A14 che nell’ultimo periodo è stata teatro di gravi incidenti. Giulia, che era di Marina di Altidona, percorreva spesso quel tratto di autostrada per raggiungere il suo amato Giuseppe a Montorio.
Ormai l’Abruzzo era diventata la sua seconda casa e a Montorio la giovane coppia trascorreva molto tempo insieme tra la passione per la musica e quella per la fotografia, legati da un sentimento profondo.
Due famiglie distrutte, quella della ragazza e del suo fidanzato, e due comunità in lutto: quella di Altidona e quella di Montorio dove Giulia era conosciuta e apprezzata e dove spesso si vedeva con il suo Giuseppe. Sgomento, tristezza e vicinanza regnano tra i montoriesi che la ricordano come “un raggio di sole” e hanno dedicato messaggi di cordoglio al proprio compaesano. Un futuro pieno di sogni per la coppia e una felicità strappata alla giovane ragazza che aveva una disabilità e aveva vissuto da sempre questa sua condizione con il sorriso, anche nei momenti in cui i dolori erano particolarmente forti. «Giulia era una ragazza di una forza e di una determinazione unica», prosegue Giuseppe, «un esempio e un’ispirazione per coloro che vivono la sua stessa o simile situazione e sono certo che la sua forza mi aiuterà. Di lei mi mancheranno i momenti passati insieme, sia quelli unici come i viaggi e i concerti, sia quelli semplici come le serate al cinema, con gli amici guardando film to addormentarsi insieme con una camomilla e un documentario “true crime”. Mi mancherà per sempre il suo amore per gli animali, quando ci inviavamo video teneri trovati su Instagram oppure quelli girati da noi al suo cincillà Polly e ai due ratti Steve e Howard, quando andavamo in posti anche solo per ammirare la fauna del luogo e scattare tante fotografie». La commozione cresce e il silenzio fa spazio alle parole del giovane di Montorio che ha perso la sua fidanzata nel drammatico incidente stradale. Ma prima di concludere la missiva Giuseppe ringrazia per “il conforto ricevuto dagli amici più stretti, molti di Montorio, dai familiari e dai parenti che mi sono di grande aiuto in questi giorni difficilissimi».
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