Perseguita la ex e il compagno «Vi sfregio e poi vi ammazzo» 

L’uomo, secondo l’accusa, in varie occasioni si sarebbe presentato sotto casa per minacciare i due In un caso avrebbe preso a pugni l’ingresso dell’abitazione cercando di sfondare il portone

TERAMO. Pedinamenti, pugni sferrati contro il portone di casa e quelle minacce continue: «Vi sfregio, vi ammazzo tutti e due».
È’ un’altra storia di stalking quella che si srotola nella prima udienza di un processo con un lui e una lei, al momento dei fatti conviventi, parti offese nel procedimento che vede imputato l’ex marito della donna, un teramano di 56 anni, accusato di aver perseguitato per mesi i due.
«Per sei mesi», racconta l’uomo in aula davanti al giudice monocratico Francesco Ferretti, «non sono uscito di casa. Lo facevo solo per portare fuori il cane. È stato un incubo che ha cambiato per sempre il modo di percepire la mia incolumità».
Secondo l’accusa ricostruita nella richiesta di rinvio a giudizio l’uomo avrebbe molestato e perseguitato i due anche con continue telefonate e suonando il citofono dell’abitazione in orari notturni. Tutto, si legge ancora nell’atto, «perché incapace di rassegnarsi alla decisione della ex moglie di convivere con il nuovo compagno». Quattro gli episodi più gravi elencati nella richiesta che sarebbero avvenuti a distanza di poche settimane: «In una occasione si recava sotto l’abitazione colpendo più volte la porta di ingresso nel tentativo di sfondarla, ingiuriando e minacciando». In un’altra, ricostruisce sempre la Procura, «attendeva che l’uomo uscisse dall’abitazione, lo seguiva, si avvicinava e a lui ed alzava il braccio per colpirlo, desistendo dal proprio intento per il sopraggiungere degli amici della vittima».
Successivamente, sempre secondo la Pubblica accusa, avrebbe minacciato telefonicamente la donna con queste frasi: «Tanto vi ammazzo, tanto vi sfregio e poi vi uccido».
Nella richiesta di rinvio a giudizio, inoltre, si fa riferimento anche a un episodio in cui l’uomo avrebbe ingiuriato la madre della ex urlando sotto casa contro la donna e il nuovo compagno della ex : «Esci se hai il coraggio».
Condotte reiterate che, scrive il pm nella richiesta di rinvio a giudizio, «hanno cagionato alle due parti offese un perdurante e grave stato di ansia e di paura e un fondato timore per la propria incolumità e per quella dei propri familiari». In molte di queste occasioni i due hanno chiamato le forze dell’ordine.
Dopo la denuncia, sono state avviate le indagini che ben presto sono diventate un fascicolo della Procura che per l’uomo ha chiesto ed ottenuto il processo.
Le accuse ora dovranno essere provate nel corso dell’istruttoria dibattimentale in cui è prevista l’audizione di numerosi testi: colleghi di lavoro, familiari e amici dei due.(d.p.)
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