Pesce senza certificato maxi multa al ristorante
Sanzione da 1.500 euro e magazzino sequestrato in un locale del Lido La Guardia costiera trova un quintale di tonno e seppie senza etichette
GIULIANOVA. Tolleranza zero verso le frodi alimentari sul pescato: in pochi giorni la Guardia costiera ha multato ristoranti e pescherecci, per un totale di 20.000 euro di sanzioni. Pesce conservato male, privo di tracciabilità o catturato in quantità eccessive: sono queste le motivazioni che hanno indotto l'Ufficio circondariale marittimo di Giulianova, coordinato dal tenente di vascello Sandro Pezzuto, a fare le multe. Nel corso dei controlli ed accertamenti diretti a reprimere i comportamenti illeciti, la Capitaneria di porto ha sanzionato per 1.500 euro un ristorante del lido giuliese, al quale è stata anche imposta la chiusura di parte dell'esercizio.
In questo locale, i militari hanno rinvenuto, in un vano non censito, quasi un quintale di prodotto ittico vario, costituito principalmente da tonno, sia del tipo pinna gialla che rosso, polipi e seppie, sprovvisto di qualsiasi documento commerciale che ne attestasse la provenienza ai fini della tracciabilità. Gli uomini di Pezzuto hanno quindi provveduto al sequestro del vano e hanno chiesto l'intervento del servizio veterinario della Asl, che ha disposto, per violazione della normativa igienico-sanitaria, la chiusura del locale dove era contenuto il pesce. Altri controlli, effettuati all'interno del porto, hanno permesso di scoprire l'attività di pesca abusiva messa a segno da tre pescherecci: alle imbarcazioni, multate con una contravvenzione di 4.000 euro ciascuna, è stato sequestrato un quantitativo eccessivo di vongole pari a 200 chilogrammi di prodotto. Già in passato si erano verificati episodi simili di pesca abusiva, quando alcune vongolare erano approdate in porto con un quantitativo eccessivo di mitili, spesso destinati al mercato nero del pesce.
Ogni peschereccio può catturare un massimo di 45 (495 chilogrammi) o 49 (539 chilogrammi) sacchi di vongole, a seconda che l'imbarcazione abbia due o tre persone a bordo. Il monitoraggio messo in atto dall'Ufficio circondariale marittimo interessa anche la “pesca ricreativa”, svolta a bordo di unità da diporto da parte di praticanti che, pur di catturare pregiate specie di pesce, si spingono ben oltre i limiti di navigazione dalla costa consentiti dalle norme, cioè 6 o 12 miglia nautiche, a seconda che la navigazione sia svolta senza o con patente nautica. Infine, Pezzuto esorta tutti coloro che siano testimoni di attività illecite perpetrate a danno della pesca e dell’ambiente marino, ad aiutare la Guardia costiera nel far rispettare le normative nazionali ed europee in materia di cattura, commercializzazione, somministrazione e detenzione dei prodotti della pesca. Per segnalazioni, il numero da chiamare è lo 085 8004918.
Sandro Petrongolo
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