città in lutto
Pineto, oggi i funerali di Marco, il baby calciatore morto per una malformazione al cuore
Le esequie del bimbo di 9 anni oggi alle 15 nella chiesa di Sant'Agnese. Il piccolo è deceduto all’ospedale di Atri dopo che aveva avuto un malore durante l'allenamento. La procura ha indagato il medico che ha rilasciato il certificato di idoneità sportiva. Proclamato il lutto cittadino, il Pineto non giocherà. Festa di Sant'Ilario sospesa a Mutignano
PINETO. Si terranno oggi alle ore 15, nella chiesa di Sant'Agnese di Pineto (Teramo) i funerali di Marco Calabretta, il baby calciatore di 9 anni che, secondo quanto accertato dall'autopsia effettuata ieri sera dall'anatomopatologo Cristian D'Ovidio, soffriva di una malformazione congenita al cuore. Una malformazione che, dopo nove anni, si è presentata venerdì, durante l'allenamento dei Pulcini del Pineto allo stadio comunale.
Marco era al secondo anno perchè, raccontano, «a lui il calcio piaceva». A un certo punto, erano circa le ore 17 e la madre Marta Franchi era insieme alle altre mamme in attesa di riprendere i figli alla fine dell'allenamento, il piccolo ha cominciato a respirare affannosamente e si è rivolto al suo allenatore, Daniele Castagna: "Mister non mi sento troppo bene". Due secondi dopo Marco si accascia in campo. Lo soccorrono subito, chiamano l’ambulanza che da Atri arriva in pochissimo tempo. «Lo abbiamo visto cadere a terra», racconta Antonio Di Marco, segretario dirigente del Pineto calcio, «e siamo subito corsi. Respirava. Abbiamo subito dato l’allarme e chiamato il 118. L’ambulanza è arrivata in pochissimo tempo. Marco era un bambino sempre allegro e con il sorriso sul volto. Non lo dimenticheremo mai». Quando il piccolo è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale di Atri le sue condizioni sono subito apparse drammatiche: i medici hanno cercato di rianimarlo in tutti i modi, ma ogni tentativo è stato inutile. Anche quello disperato di un trasporto in elicottero: Marco è morto nell'ospedale di Atri. «Una tragedia inspiegabile che ha colpito tutta la nostra società», dice Renato Brocco, presidente del Pineto calcio, «io non ero presente al momento, ma sono subito corso. Impossibile trovare parole per spiegare una tragedia così grande». E da ieri sera tutta la dirigenza del Pineto calcio si è stretta alla famiglia del piccolo non lasciandola mai sola in ospedale. Marco era il primogenito di Giuseppe, fi sioterapista, e di Marta Franchi, per anni pallavolista con diverse squadre in A2 e B1. Attualmente allena il volley Silvi. La coppia ha un altro figlio.Il pm di turno Andrea De Feis ha disposto l’autopsia che sarà eseguita oggi dal medico legale Cristian D’Ovidio. L’obiettivo è accertare la causa della morte e la presenza di eventuali patologie cardiache congenite.
Medico sportivo indagato. L'indagato per la morte del piccolo Marco Calabretta è un medico sportivo di fuori regione che nei giorni scorsi ha firmato il certificato di idoneità sportiva non agonistica, così come previsto dalla normativa per i bambini sotto i 12 anni. Il pm Andrea De Feis, titolare del fascicolo, lo ha iscritto con l'accusa di omicidio colposo. Un atto dovuto in presenza di un esame irripetibile come l'autopsia eseguita ierii e che ha consentito all'indagato di nominare un proprio consulente.
Bandiere a mezz'asta e lutto cittadino a Pineto, le condoglianze dei sindaci di Atri e Silvi. L'amministrazione comunale di Pineto ha deciso di indire il lutto cittadino nel giorno delle esequie, che si terranno oggi, domenica 27 settembre, a Pineto. Già da ieri, negli edifici comunali le bandiere sono state fissate a mezz'asta. Sono stati inoltre annullati i fuochi d'artificio previsti domani a Mutignano per i festeggiamenti in onore di Sant'Ilario. L'amministrazione comunale ha anche chiesto a tutte le società sportive di Pineto partecipanti ai campionati di categoria di rispettare un minuto di silenzio prima dell'inizio delle gare di questa settimana. Stessa decisione è stata presa anche dalle città di Atri e Silvi. "È una tragedia immensa che colpisce tutti, perché la morte di un bambino di nove anni è una di quelle notizie che mai vorremmo ascoltare. A tutta la famiglia di Marco va la vicinanza mia e di tutta la città di Pineto", ha dichiarato il sindaco di Pineto Robert Verrocchio, fuori Italia per una visita istituzionale."Da primo cittadino, tutta Silvi porge le più sentite condoglianze alla famiglia del piccolo Marco e un abbraccio di conforto all'intera comunità pinetese", ha dichiarato il sindaco di Silvi Francesco Comignani. "È una notizia terribile, ed è per questo che anche ad Atri abbiamo chiesto alle società sportive di rispettare un minuto di silenzio prima delle gare di questa settimana. A nome della città di Atri porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia di Marco Calabretta e la vicinanza alla comunità di Pineto", ha dichiarato il sindaco di Atri Gabriele Astolfi.
La testimonianza del direttore tecnico Franco Oddo. «Il certificato medico del bambino scadeva a novembre ma come prassi, nel momento in cui iniziamo la stagione, noi gli facciamo nuovamente la visita medica. Lui aveva fatto visita medica ed elettrocardiogramma che per legge non è obbligatorio. È stato fatto tutto quello che si poteva fare. In questo senso a mio parere la legge è sbagliata, perché prevede l'elettrocardiogramma sotto sforzo solo per chi è sopra i 12 anni. Per me va prescritto per tutti, anche perché possono esserci difetti latenti, nascosti, che si vedono solo attraverso visite molto specialistiche». Così, dopo la morte di Marco Calabretta, il direttore tecnico del settore giovanile del Pineto calcio, Franco Oddo, ex calciatore e allenatore di varie squadre di serie B e A. «C'era il solo allenamento dei pulcini secondo anno e il bimbo, che tra l'altro era uno dei più bravi calcisticamente, ha detto all'allenatore: 'mi gira la testa, mi gira la testà, poi si è accasciato tra le sue braccia. Io stavo a cinquanta metri di distanza, siamo arrivati tutti. È stato fatto tutto quello che si poteva fare - ribadisce oggi Oddo -. Aveva problemi di respirazione ma il battito c'era, abbiamo chiamato subito l'ambulanza che è arrivata in pochi minuti. Caricato sull'ambulanza pensavamo che il peggio fosse passato e invece non era così. Dopo poche ore abbiamo ricevuto questa notizia tragica, che ci ha prostrati tutti».
L'autopsia. E' stata una malformazione congenita cardiaca a provocare la morte di Marco Calabretta, il bambino di nove anni deceduto mentre stava giocando a pallone. Lo ha accertato l'autopsia eseguita dal medico legale Cristian D'Ovidio che si è conclusa qualche minuto fa all'obitorio dell'ospedale di Atri. Secondo una prima ricostruzione il piccolo è deceduto a causa di una fibrillazione ventricolare provocata dalla malformazione. Il medico, lo stesso che eseguì l'autopsia su Piermario Morosini _ il giocatore del Livorno morto durante un incontro di calcio con il Pescara _ ha fatto dei prelievi dei tessuti per ulteriori e più approfonditi esami di laboratorio. Subito dopo l'autopsia il pm Andrea De Feis ha concesso il nulla osta per la sepoltura. I funerali si svolgeranno oggi alle 15 nella chiesa di Sant'Agnese.
(ha collaborato
Domenico Forcella)
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