Ponte sul Tronto, da novembre ci sarà il senso unico alternato 

La struttura in cemento armato attualmente percorribile solo verso le Marche verrà adeguata Per rifare quella inagibile in muratura ci sono i fondi, mancano i pareri delle due Soprintendenze

ANCARANO. I fondi ci sono (11 milioni), i pareri no. Mancano quelli delle due Soprintendenze (Abruzzo e Marche) che arriveranno, secondo le previsioni, non prima di febbraio: solo allora le Province di Teramo e Ascoli Piceno, comproprietarie del vecchio ponte in muratura sulla strada Ancaranese chiuso l’8 agosto scorso perché instabile, precario e a rischio idraulico (venne costruito nel 1870 e ripristinato dopo il conflitto essendo stato bombardato), potranno sapere che fare. E, a quel punto, le strade saranno due: abbatterlo (cosa poco probabile visto che corre voce che venga vincolato) e ricostruirlo, oppure farne uno nuovo in ausilio a quello in cemento armato che, oggi e per chissà quanto tempo, dovrà sopportare il carico veicolare delle migliaia di vetture che quotidianamente transitano dall’Abruzzo verso le Marche e viceversa. A non rendere le cose facili è la Soprintendenza, che potrebbe vincolare il ponte: per questo le Province potrebbero chiedere l’intervento della presidenza del Consiglio dei ministri. Da quando il vecchio ponte è stato chiuso, i tecnici hanno continuato a monitorare l’infrastruttura osservando movimenti e oscillazioni (in particolare è sotto controllo il pilone 5) che dimostrano come non sia più in grado di sopportare il traffico.
Intanto ieri, in un incontro tenuto nella Provincia di Ascoli con l’obiettivo di alleviare i disagi per la viabilità, è stata decisa dalle due amministrazioni con il parere dei tecnici (per la Provincia di Teramo c’era il dirigente d’area Francesco Ranieri) l’installazione di semafori intelligenti capaci di regolamentare a senso unico alternato il transito lungo il ponte in cemento armato che, come avveniva anche prima della chiusura dell’altro in muratura, ora viene percorso in un solo senso. Adesso questa struttura più moderna dovrà fare anche il lavoro svolto dal ponte chiuso. Il piano stradale verrà adeguato, saranno installati nuovi new jersey ed eseguiti altri interventi necessari alla sicurezza degli automobilisti. Il semaforo intelligente farà il resto. Questa è la soluzione che sarà adottata evitando alternative più disagevoli e che vede d’accordo tecnici e dirigenti delle due Province. I semafori entreranno in funzione a novembre e occorrerà che pendolari, cittadini e lavoratori delle province teramana e picena portino pazienza poiché i disagi saranno inevitabili. Soluzione diversa, però, non c’è e destinare al doppio senso di circolazione il ponte in cemento, regolato da semaforo con sensori di traffico, è sembrata essere la scelta migliore.
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