TERAMO
Portano droga e telefoni in carcere: in tre entrano da un buco della rete
Bloccati dalla polizia penitenziaria, avevano un bastone a cui era stato legato il pacco da lanciare
TERAMO - La cronaca a raccontare scene che sembrano uscite da un film: in tre, due uomini e una donna, bloccati in carcere dopo essere entrati da un buco della recinzione di Castrogno per portare droga e cellulari a un detenuto. È successo nella notte tra giovedì e venerdì nell’istituto penitenziario teramano, lo stesso dove, un anno fa, un detenuto è scappato calandosi con una corda e poi tagliando la recinzione. E sembra che i tre siano entrati proprio da quel varco armati di un grosso bastone alla cui sommità era stato legato un filo di ferro con un pacco contenente droga e telefonini. Anche in questo caso a rievocare immagini care alla filmografia. Ora sarà il fascicolo aperto dal sostituto procuratore di turno Enrica Medori a ricostruire nei dettagli la dinamica: per il momento i tre, tutti italiani, sono stati arrestati con l’accusa di spaccio aggravato dall’essere stato commesso in un carcere così come previsto dal testo unico di leggi in materia di sostanze stupefacenti. Ad accorgersi della presenza dei due uomini e della donna sono stati gli agenti di polizia penitenziaria che hanno subito dato l’allarme facendo scattare i vari dispositivi di sicurezza. Nelle prossime ore i tre compariranno davanti al gip.
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