Prati di Tivo, tavolo istituzionale per la riapertura degli impianti 

Rappresentanti degli enti concordi sull’iniziativa per salvare in extremis la stagione turistica invernale Il gestore Finori bacchetta la Provincia: «Deve fare la revisione della cabinovia». Core: impegno di tutti

PIETRACAMELA. Un tavolo tecnico-istituzionale condiviso per non far saltare, ancora una volta, la stagione invernale a Prati di Tivo previsto per la prossima settimana. E la decisione presa nell’incontro di ieri mattina al Bim. Sarà una corsa contro il tempo, perché ne resta avvero poco e i problemi sono ancora tanti: revisione della cabinovia in primis. La riapertura è chiesta da più parti e ieri mattina ha dato luogo a un confronto tra istituzioni promosso dal sindaco di Pietracamela Antonio Villani con la partecipazione del suo omologo di Fano Adriano Luigi Servi, dell’assessore regionale Umberto D’Annuntiis, del vice presidente della Provincia Andrea Core, dei presidenti Asbuc di Pietracamela Paride Tudisco e Intermesoli Corrado Bellisari, degli operatori economici e a sorpresa del gestore e custode giudiziale degli impianti Marco Finori. Un dibattito a tratti acceso, che ha avuto come tema principale trovare una soluzione per garantire l’apertura «se non di tutti gli impianti, perché non è facile, ma almeno della cabinovia e una continuità tra la stagione estiva e invernale» come ha evidenziato Villani che ha aggiunto: «La cabinovia ha un sistema di protezione autonomo dal sistema o’bellx, con gasex e paravalanghe e si può aprire».
Il sistema di sicurezza o’bellx, ma soprattutto la possibilità di poter far girare la cabinovia della Madonnina ha animato la discussione. Finori, dichiarando che «è tardissimo per aprire» e ha chiesto alle istituzioni presenti il riposizionamento degli esploditori a campana e la loro gestione, ma ancor di più la revisione speciale della cabinovia «che essendo di proprietà della Provincia va fatta da quell’ente». Il gestore ha precisato che «tutto quello che si poteva fare l’ho fatto e l'impianto ha sempre funzionato: la Provincia si è sottratta alla revisione nonostante sia un obbligo previsto dalla concessione». Core ha accettato il confronto in un tavolo, ma «ognuno per la propria competenza» ha ribadito. «Come Provincia vogliamo fare la nostra parte dal punto di vista istituzionale ed economico», ha chiarito, «ma non possiamo essere gli unici che sentono questa responsabilità, invito tutti a mettere in campo una programmazione seria». D'Annuntiis ha dichiarato che la Regione «è stata sempre molto rapida a procedere alle autorizzazioni per far girare la cabinovia in presenza della documentazione necessaria, ma il problema da affrontare è il risposizionamento degli o’bellx e le verifiche dell’area Pai dove insistono gli impianti». Infine non è mancato un accenno alla compravendita delle attrezzature per la quale il tribunale di Teramo ha invitato la Gran Sasso Teramano spa e Finori a un accordo con la trattazione di merito il 21 gennaio. «Vediamo se la nostra proposta sarà risolutiva», ha concluso il gestore, «ma che rispetto a quando risposi solo io al primo bando si sono accumulati altri debiti, gli impianti sono dismessi, la stazione ha perso sempre più clientela, anche d’estate, e ha un valore inferiore rispetto ad allora».
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