Provincia, milione recuperato

Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso contro il ministero

TERAMO. La sentenza arriva dopo anni di battaglie legali e per le casse della Provincia rappresenta sicuramente una boccata d'ossigeno in questi tempi di fondi tagliati e di ristrettezze economiche.  Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso fatto dall'ente contro il ministero del Tesoro per ottenere il rimborso di spese sostenute per il pagamento di rette manicomiali per invalidi di guerra. Nelle casse della Provincia dovrebbe arrivare circa un milione di euro: 250 milioni di vecchie lire a cui vanno aggiunte numerose voci legate alle spese di rivalutazione. 

Il provvedimento dei giudici riguarda un periodo che è quello compreso tra il 1972 e il 1978, anni in cui l'allora amministrazione provinciale paga le spese per il ricovero reduci malati psichiatrici. Lo fa in base ad un accordo stipulato all'epoca con l'Opera nazionale invalidi di guerra, un ente assistenziale successivamente soppresso e inglobato dal ministero del Tesoro. «Lo fa per un periodo ben più lungo», spiega l'avvocato Gaetano Ronchi, (nella foto) che insieme al professor Vincenzo Cerulli Irelli ha preparato il ricorso al Consiglio di Stato per conto dell'ente, «ma il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso solo per gli anni che vanno dal 1972 al 1978».

L'accordo tra enti per le spese, però, evidentemente non viene rispettato e così l'Opera invalidi di guerra e successivamente il ministero del Tesoro non rimborsano la Provincia, che nel frattempo ha pagato le rette di decine di invalidi. Parte un ricorso al Tar, ma i giudici del tribunale regionale amministrativo non lo accolgono. La battaglia dell'ente non si ferma e così si ricorre al Consiglio di Stato, che qualche giorno fa ha emesso la sentenza. 

Una sentenza che accoglie il ricorso dell'amministrazione provinciale: il ministero del Tesoro dovrà versare circa un milione di euro nelle casse dell'ente per rimborsare quelle spese sostenute trent'anni fa per pagare le rette di invalidi ricoverati in ospedali psichiatrici. Negli anni Ottanta quella convenzione tra Provincia e Opera nazionale invalidi di guerra non è stata più rinnovata.

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