Pugnala l’amico durante la lite
Operaio in manette per tentato omicidio, grave la vittima.
NOTARESCO. E’ stato pugnalato dall’amico durante una lite. Un uomo di 38 anni prima è stato preso a bastonate e poi accoltellato al torace: M.M. è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di chirurgia dell’ospedale Mazzini. L’uomo nella notte è stato operato: per i medici è grave ma non è in pericolo di vita. L’aggressore, Alberto Di Crescenzo, 47 anni, operaio, è in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Entrambi sono già conosciuti alle forze dell’ordine. I fatti si sono verificati nella tarda serata di sabato, il giorno di Ferragosto, in contrada Silvetta di Notaresco, il paese in cui entrambi vivono. Tutto si è consumato in una manciata di secondi in strada, alla presenza di alcuni testimoni. Secondo la versione fornita dai carabinieri della compagnia di Giulianova, diretti dal capitano Gianluigi Delle Grazie e dal luogotenente Antonio Longo, e da quelli della stazione di Notaresco, intervenuti immediatamente, il ferito sarebbe intervenuto in una lite scoppiata tra madre e figlio, suoi conoscenti.
In questo alterco, anche se questo particolare aspetto della vicenda è ancora da chiarire per cui il condizionale è d’obbligo, sarebbe stato coinvolto anche l’operaio. Tra i due uomini sarebbero volate parole grosse e improvvisamente Di Crescenzo avrebbe raccolto un bastone per terra e con questo avrebbe violentemente colpito il 38enne alla testa. Successivamente gli avrebbe sferrato un fendente al torace. Il ferito è stato immediatamente soccorso da alcune persone che si trovavano in strada, che hanno chiamato subito il 118, mentre l’aggressore è scappato. Una fuga breve, visto che i carabinieri sono riusciti a rintracciarlo nel giro di pochissimi minuti: l’uomo si era rifugiato nella sua abitazione e aveva con sè ancora il bastone e il coltello da cucina insaguinato.
L’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e rinchiuso nel carcere di Castrogno in attesa dell’udienza di convalida che molto probabilmente si svolgerà oggi. M.M., invece, è stato immediatamente trasportato all’ospedale Mazzini e qui sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. I carabinieri, che per tutta la notte hanno raccolto le testimonianze delle persone che hanno assistito al fatto, non escludono la possibilità che a scatenare prima la lite e successivamente la violenta aggressione possano essere stati anche vecchi rancori tra i due, vecchie questioni irrisolte. Per questo sarà di fondamentale importanza la versione del ferito che prossimamente, appena le sue condizioni miglioreranno, saràascoltato dai carabinieri. Qualche elemento in più per fare chiarezza sui motivi che hanno scatenato il diverbio e poi il ferimento potrebbero arrivare anche dall’udienza di convalida del fermo, che molto probabilmente si terrà questa mattina. Non è escluso, infatti, che l’aggressore decida di rispondere alle domande del giudice per dare la sua versione dei fatti.
In questo alterco, anche se questo particolare aspetto della vicenda è ancora da chiarire per cui il condizionale è d’obbligo, sarebbe stato coinvolto anche l’operaio. Tra i due uomini sarebbero volate parole grosse e improvvisamente Di Crescenzo avrebbe raccolto un bastone per terra e con questo avrebbe violentemente colpito il 38enne alla testa. Successivamente gli avrebbe sferrato un fendente al torace. Il ferito è stato immediatamente soccorso da alcune persone che si trovavano in strada, che hanno chiamato subito il 118, mentre l’aggressore è scappato. Una fuga breve, visto che i carabinieri sono riusciti a rintracciarlo nel giro di pochissimi minuti: l’uomo si era rifugiato nella sua abitazione e aveva con sè ancora il bastone e il coltello da cucina insaguinato.
L’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e rinchiuso nel carcere di Castrogno in attesa dell’udienza di convalida che molto probabilmente si svolgerà oggi. M.M., invece, è stato immediatamente trasportato all’ospedale Mazzini e qui sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. I carabinieri, che per tutta la notte hanno raccolto le testimonianze delle persone che hanno assistito al fatto, non escludono la possibilità che a scatenare prima la lite e successivamente la violenta aggressione possano essere stati anche vecchi rancori tra i due, vecchie questioni irrisolte. Per questo sarà di fondamentale importanza la versione del ferito che prossimamente, appena le sue condizioni miglioreranno, saràascoltato dai carabinieri. Qualche elemento in più per fare chiarezza sui motivi che hanno scatenato il diverbio e poi il ferimento potrebbero arrivare anche dall’udienza di convalida del fermo, che molto probabilmente si terrà questa mattina. Non è escluso, infatti, che l’aggressore decida di rispondere alle domande del giudice per dare la sua versione dei fatti.