Qualità dell’aria, viale Crispi “ respira”
In sei mesi superato solo 16 volte, e di poco, il valore massimo delle cosiddette polveri sottili
TERAMO. In sei mesi di controlli le polveri sottili (Pm10) hanno superato la soglia di allarme solo sedici volte. E in tutti questi casi il superamento del limite è stato minimo. I dati che arrivano dalla centralina fissa, installata dall’Arta su richiesta del Comune in viale Crispi, uno dei punti più critici per il traffico cittadino, sono abbastanza tranquillizzanti. Le schede, che contengono i dati su biossido di azoto, ozono e polveri sottili prodotti dagli scarichi delle auto, si riferiscono al periodo gennaio-giugno e sono state consegnate all’assessore all’ambiente Raimondo Micheli. In tutti i rilevamenti fatti nella prima metà dell’anno l’unico parametro che non è rimasto costantemente sotto la soglia di attenzione è stato quello relativo al Pm10.
«Il limite, indicato con il valore 50», wpiega l’assessore, «è stato oltrepassato in sedici giorni, poco più di due settimane su sei mesi, tutti concentrati tra gennaio e febbraio». In un caso, quello più grave, il valore registrato della centralina piazzata nei pressi della scuola Noé Lucidi ha raggiunto quota 62. Gli altri superamenti del limite si sono attestati a valori oscillanti tra 50,7 e 52. «I risultati sono molto positivi», sottolinea Micheli, «se consideriamo che nelle grandi città come Milano il Pm10 è costantemente a 100». La concentrazione tra gennaio e febbraio dei dati meno buoni per la qualità dell’aria è dipesa anche da condizioni meteo molto particolari. «E’ stato un periodo di clima molto secco», fa notare l’assessore, «l’assenza di pioggia e di vento ha contribuito a innalzare il livello delle polveri sottili».
A influire è stato anche il traffico particolarmente lento davanti alla scuola. Le auto parcheggiate lungo il viale, dai genitori degli alunni, anche un’ora prima della fine delle lezioni restringevano la carreggiata. Gli scarichi delle macchine aumentavano anche se per poco, sottolinea Micheli, «e la centralina registrava il superamento del limite». Da marzo in poi, però, anche le polveri sottili, come ozono e biossido di azoto, sono rimasti ben al di sotto dei limiti. Merito anche della scelta di ridurre i tempi di sosta davanti alla Noè Lucidi. «Abbiamo consentito il parcheggio solo dalle 13.10 alle 13.30», osserva Micheli, «così la circolazione è stata più fluida. Dobbiamo ringraziare l’Arta che ci ha fornito la centralina per raccogliere i dati».
«Il limite, indicato con il valore 50», wpiega l’assessore, «è stato oltrepassato in sedici giorni, poco più di due settimane su sei mesi, tutti concentrati tra gennaio e febbraio». In un caso, quello più grave, il valore registrato della centralina piazzata nei pressi della scuola Noé Lucidi ha raggiunto quota 62. Gli altri superamenti del limite si sono attestati a valori oscillanti tra 50,7 e 52. «I risultati sono molto positivi», sottolinea Micheli, «se consideriamo che nelle grandi città come Milano il Pm10 è costantemente a 100». La concentrazione tra gennaio e febbraio dei dati meno buoni per la qualità dell’aria è dipesa anche da condizioni meteo molto particolari. «E’ stato un periodo di clima molto secco», fa notare l’assessore, «l’assenza di pioggia e di vento ha contribuito a innalzare il livello delle polveri sottili».
A influire è stato anche il traffico particolarmente lento davanti alla scuola. Le auto parcheggiate lungo il viale, dai genitori degli alunni, anche un’ora prima della fine delle lezioni restringevano la carreggiata. Gli scarichi delle macchine aumentavano anche se per poco, sottolinea Micheli, «e la centralina registrava il superamento del limite». Da marzo in poi, però, anche le polveri sottili, come ozono e biossido di azoto, sono rimasti ben al di sotto dei limiti. Merito anche della scelta di ridurre i tempi di sosta davanti alla Noè Lucidi. «Abbiamo consentito il parcheggio solo dalle 13.10 alle 13.30», osserva Micheli, «così la circolazione è stata più fluida. Dobbiamo ringraziare l’Arta che ci ha fornito la centralina per raccogliere i dati».