Raffica di cantieri aperti in A14, sarà così fino a fine giugno

20 Maggio 2021

Restringimenti continui e tempi di percorrenza dilatati tra Val Vibrata e Pescara Nord a causa dei lavori sul viadotto Salinello e in quattro gallerie

TERAMO. Benvenuti sulla provinciale A14. Autostrade per l’Italia potrebbe anche mettere queste scritte sui tabelloni a messaggio variabile, sia al confine nord che a quello sud del tratto autostradale che attraversa la provincia di Teramo. Sarebbe, allo stesso tempo, sana ironia e fredda cronaca. Perché di fatto la media oraria che si riesce a tenere nel tratto teramano, a causa del susseguirsi dei cantieri, è al massimo da statale. Chi scrive ha verificato di persona: martedì pomeriggio ha imboccato l’A14 in direzione sud al casello della Val Vibrata alle 18.24 ed è arrivato al casello di Pescara Nord alle 18.58. Ovvero: 44 chilometri in 34 minuti, alla media di 77 chilometri orari. Ed è andata bene, soprattutto perché il “solito” incidente nel tratto in questione (il susseguirsi di restringimenti ne ha provocati diversi nelle ultime settimane) era già avvenuto: un furgone aveva tamponato un’Alfa Mito a ridosso del casello di Atri-Pineto, i veicoli erano già stati spostati in modo da non bloccare il traffico.

Tra Val Vibrata e Pescara Nord i cantieri attualmente aperti, con conseguente scambio di carreggiata, sono quattro: nel complesso si procede in corsia unica per quasi 19 chilometri sui 44 del tratto (il cui pedaggio è di 3,40 euro) e in altri tratti il restringimento è più limitato e si viaggia senza corsia d’emergenza. Uno dei cantieri, quello sul viadotto Salinello, riguarda la riqualificazione delle barriere bordo ponte, mentre gli altri tre riguardano quattro gallerie. Tra i caselli di Roseto e Atri-Pineto è in corso l’adeguamento obbligatorio alla normativa antincendio della galleria Colle Marino Sud, subito a sud del casello di Mosciano si lavora nella galleria San Marco e tra Pineto-Atri e Pescara Nord nelle gallerie Solagne e Pianacce. I lavori più importanti sono quelli avviati in queste ultime tre gallerie, dove vengono effettuate attività di ripristino e rinforzo del rivestimento in calcestruzzo per allungare il ciclo utile di vita delle strutture, con un impegno economico complessivo di circa 11 milioni di euro.

Perché questa concentrazione di lavori in una sola provincia? Era proprio necessario avviare tutti questi cantieri uno vicino all’altro? E, soprattutto: quando è previsto il ritorno alla normalità? A queste domande poste ieri dal Centro Autostrade per l’Italia non si è sottratta. Il direttore del tronco autostradale di Pescara, Marco Perna, è stato subito messo in contatto con la redazione dall’ufficio stampa dell’azienda. Perna ha innanzitutto chiarito che i lavori nella galleria Colle Marino termineranno il 31 maggio, mentre il termine fissato per le altre tre gallerie è il 30 giugno. E ha detto: «Stiamo concentrando le attività lavorative in questo periodo per arrivare al 30 giugno in una condizione in cui o si ultimano i lavori, o si riesce a gestire il transito garantendo due corsie di marcia nel flusso prevalente. L'obiettivo è completare le attività, se non ci riusciamo abbiamo comunque il piano B che prevede di ristabilire le due corsie in una direzione nei
giorni in cui in quella direzione è previsto maggior traffico. Sicuramente il 15 luglio dovremo avere due corsie per ogni carreggiata. Poi riprenderemo nel mese di settembre». Sulla possibilità di diluire i tempi dei cantieri, evitando la loro concentrazione nel territorio teramano, Perna spiega: «Certe attività come quella in corso sul Salinello non nascono ora ma due anni fa, ci sono i tempi tecnici degli appalti e gli obblighi previsti dal contratto. Quanto alle gallerie, è meglio lavorare contemporaneamente su più fronti nella stessa tratta, per vari motivi. Riteniamo migliore chiedere un sacrificio all’utenza in un periodo più ristretto che far trovare cantieri per più anni, e poi bisognava approfondire subito eventuali problematiche».

Perna sottolinea che i lavori in corso nelle gallerie sono complessi e importanti. «Le attività», dice, «sono di due tipi: interventi utili ad allungare la vita delle strutture, che seguono linee guida molto rigorose e prevedono diverse fasi; e poi c’è l’adeguamento alla nuova norma sulla sicurezza antincendio. Sono lavori che richiedono un impegno h 24 e sette giorni su sette, nel caso di specie impegnano 60 uomini». Perna, infine, assicura che anche le chiusure notturne dei tratti teramani, dovute alle obbligatorie attività d’ispezione sui viadotti, andranno avanti al massimo fino al 15 luglio. Insomma, c’è ancora da soffrire. La speranza, vista l’imponenza dei lavori in corso, è che la provinciale A14, tra qualche mese, torni ad essere un’autostrada con tutti i crismi.