TERAMO
Ragazzo di 16 anni in coma, è meningite
Il giovane di Giulianova è sottoposto a terapie innovative perché il batterio è il tipo più aggressivo, il meningococco C
TERAMO. È lo spettro di molti genitori. Uno spettro divenuto cruda realtà per un 16enne di Giulianova che ora è ricoverato in rianimazione in coma con una grave forma di meningite meningococcica.
Il ragazzo si è sentito male nella notte fra mercoledì e giovedì quando di mattina i genitori hanno chiamato il 118 perchè il ragazzo aveva febbre alta, mal di testa ed era confuso. Il ragazzo è arrivato al pronto soccorso di Giulianova già in gravi condizioni, seminconsciente.
I medici hanno dunque deciso per un trasferimento urgente all’ospedale di Teramo con un sospetto di meningite, anche se primi esami non fornivano alcuna conferma. Le condizioni del ragazzo si sono aggravate ulteriormente, ha cominciato ad avere crisi epilettiche ed è scivolato in coma.
Da qui la decisione di ricoverarlo in rianimazione, dove è tuttora, sedato e intubato. L’analisi del liquor ha confermato che si tratta della meningite più grave, derivante da un batterio, il meningococco di tipo C. Il batterio scatena nelle meningi un processo infiammatorio purulento acuto ed improvviso. Di solito questo tipo di meningite colpisce bambini e adolescenti. Sono tristemente famosi i casi di meningite meningococcica in Toscana, dopo i quali è sempre più consigliata la vaccinazione. Vaccinazione che, pare, il ragazzo non avesse fatto.
L’impegno per salvare la vita al ragazzo è massimo, sia degli specialisti del reparto di rianimazione che di quelli delle malattie infettive del Mazzini. L’adolescente è sottoposto a una terapia impegnativa con farmaci innovativi. In particolare il personale del Mazzini è andato all’ospedale di Pescara per farsi dare delle immunoglobuline vena e antibiotici di ultima generazione per sconfiggere la malattia molto aggressiva. Uno spiraglio è dato dal fatto che dopo un primo lasso di tempo in cui le condizioni del ragazzo sono peggiorate e sono comparse anche delle petecchie (piccole lesioni emorragiche) sul corpo, adesso le condizioni sono stazionarie, anzi c’è stato anche qualche lieve miglioramento. Fa ben sperare anche il fatto che le cure sono state tempestive. Ovviamente la prognosi è strettamente riservata. Saranno determinanti le prossime ore per capire quale sarà il decorso.
Nel frattempo tutte le persone che sono state a contatto con il ragazzo sono state sottoposte a profilassi a base di antibiotici, anche se bisogna precisare che un eventuale contagio può avvenire solo per via aerea e con contatti diretti. Finora nessuno mostra sintomi preoccupanti: il tempo d'incubazione del meningococco si aggira tra le 24 e le 48 ore; dopo un paio di giorni dal contagio i sintomi esordiscono improvvisamente.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il ragazzo si è sentito male nella notte fra mercoledì e giovedì quando di mattina i genitori hanno chiamato il 118 perchè il ragazzo aveva febbre alta, mal di testa ed era confuso. Il ragazzo è arrivato al pronto soccorso di Giulianova già in gravi condizioni, seminconsciente.
I medici hanno dunque deciso per un trasferimento urgente all’ospedale di Teramo con un sospetto di meningite, anche se primi esami non fornivano alcuna conferma. Le condizioni del ragazzo si sono aggravate ulteriormente, ha cominciato ad avere crisi epilettiche ed è scivolato in coma.
Da qui la decisione di ricoverarlo in rianimazione, dove è tuttora, sedato e intubato. L’analisi del liquor ha confermato che si tratta della meningite più grave, derivante da un batterio, il meningococco di tipo C. Il batterio scatena nelle meningi un processo infiammatorio purulento acuto ed improvviso. Di solito questo tipo di meningite colpisce bambini e adolescenti. Sono tristemente famosi i casi di meningite meningococcica in Toscana, dopo i quali è sempre più consigliata la vaccinazione. Vaccinazione che, pare, il ragazzo non avesse fatto.
L’impegno per salvare la vita al ragazzo è massimo, sia degli specialisti del reparto di rianimazione che di quelli delle malattie infettive del Mazzini. L’adolescente è sottoposto a una terapia impegnativa con farmaci innovativi. In particolare il personale del Mazzini è andato all’ospedale di Pescara per farsi dare delle immunoglobuline vena e antibiotici di ultima generazione per sconfiggere la malattia molto aggressiva. Uno spiraglio è dato dal fatto che dopo un primo lasso di tempo in cui le condizioni del ragazzo sono peggiorate e sono comparse anche delle petecchie (piccole lesioni emorragiche) sul corpo, adesso le condizioni sono stazionarie, anzi c’è stato anche qualche lieve miglioramento. Fa ben sperare anche il fatto che le cure sono state tempestive. Ovviamente la prognosi è strettamente riservata. Saranno determinanti le prossime ore per capire quale sarà il decorso.
Nel frattempo tutte le persone che sono state a contatto con il ragazzo sono state sottoposte a profilassi a base di antibiotici, anche se bisogna precisare che un eventuale contagio può avvenire solo per via aerea e con contatti diretti. Finora nessuno mostra sintomi preoccupanti: il tempo d'incubazione del meningococco si aggira tra le 24 e le 48 ore; dopo un paio di giorni dal contagio i sintomi esordiscono improvvisamente.
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