Riapre la strada, domani si può sciare
Prati di Tivo. L’assessore Romandini annuncia che dalle 18 di oggi sarà di nuovo transitabile, la stagione può iniziare
PIETRACAMELA. Questa pare sia la volta buona. La Provincia annuncia che verrà riaperta nel pomeriggio di oggi alle 18, la provinciale 43 che collega la statale 80 a Pietracamela e ai Prati di Tivo. Dove, finalmente, la stagione sciistica potrà iniziare.
Per completare l’intervento di consolidamento del versante ad opera della Provincia occorrerà ancora qualche giorno ma intanto, entro oggi, si concluderanno i lavori indispensabili a garantire una tranquilla transitabilità.
«La carreggiata», si legge in una nota della Provincia, «verrà riaperta nei due sensi di marcia tranne che in un punto, al chilometro 3, dove si viaggerà a senso unico alternato, e sarà transitabile da tutti i tipi di automezzi al di sotto delle 20 tonnellate (interdetto solo il traffico pesante mentre possono viaggiare gli autobus)».
«Ma è chiaro a questo punto», afferma l’assessore alla viabilità Elicio Romandini, «che bisogna pensare sia per Valle Castellana sia per Pietracamela ad una viabilità alternativa: strade che bypassano le aree a continuo rischio di smottamento. Per Pietracamela abbiamo già un progetto preliminare, costo complessivo circa 20 milioni di euro, che ipotizza un tracciato dall’uscita autostradale di Colledara fino a Pietracamela. Va studiato anche un nuovo tracciato per la 49 di Valle Castellana e ci accingiamo a far realizzare, anche in questo caso, uno studio di fattibilità». Per i lavori sulla strada per Pietracamela la Provincia ha speso circa 250mila euro di soldi che non ha: probabilmente la somma sarà iscritta come debito fuori bilancio.
Lunedì prossimo, intanto, la Protezione Civile regionale compirà un sopralluogo in provincia di Teramo per una verifica sui danni causati dall’alluvionale dell’11, 12, 13 novembre e del 1° e 2 dicembre. «Sicuramente saremo a Valle Castellana e poi, naturalmente, in tutti quei siti particolarmente danneggiati », dichiara Romandini, «intanto abbiamo preallertato i Comuni affinchè preparino tutta la documentazione, completa di foto, che dovremo trasmettere alla Regione».
Entro il 18 dicembre, infatti, Provincia, Comuni e soggetti gestori dei servizi pubblici essenziali dovranno inviare la documentazione sulla stima dei danni secondo il modelllo scaricabile dal sito della stessa Regione. La procedura è propedeutica ai fini dell’ammissibilità della richiesta dello Stato di calamità. Anche i privati possono presentare domanda di rimborso: in questo caso devono rivolgersi ai rispettivi Comuni ai quali è affidata la "quantificazione" e la segnalazione dei danni.©RIPRODUZIONE RISERVATA