Ricostruzione, dati in aumento: lavori conclusi in 11mila cantieri
Nei primi cinque mesi dell’anno cresciuti del 16,6% i contributi erogati per interventi su edifici privati Avviate le procedure per il 95% delle opere pubbliche. Castelli: le cifre confermano il cambio di passo
TERAMO . Autorizzati circa 20mila cantieri, di cui oltre 11mila già completati. Avviato il 95 per cento delle opere pubbliche e crescono anche le cifre degli interventi privati, con maggiori erogazioni di fondi da parte di Cassa depositi e prestiti. Sono i dati del report sulla ricostruzione post-sisma del Centro Italia illustrati dal commissario Guido Castelli alla presenza, tra gli altri, del senatore aquilano Guido Liris e dell’assessore regionale ai lavori pubblici Umberto D’Annuntiis. I numeri certificano, come sottolineato da lui stesso, il «cambio di passo» impresso alla riparazione dei danni materiali e al rilancio del cratere che abbraccia quattro regioni: Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria.
RICOSTRUZIONE PRIVATA
Nei primi cinque mesi di quest’anno le erogazioni sono aumentate del 16,64% rispetto allo stesso periodo del 2023 e del 41,71% in confronto a dodici mesi prima. L’accelerazione coinvolge anche le liquidazioni, cresciute del 37% rispetto al 2022 e del 73% in rapporto all’anno prima. Al 31 maggio Cassa depositi e prestiti ha erogato 4,4 miliardi per la ricostruzione privata, con oltre il 57% della somma messa a disposizione nell’ultimo biennio di cui 1,3 milioni riferiti all’anno scorso. Le richieste di contributo per immobili residenziali o produttivi danneggiati sono 31.177, su un totale di circa 50mila stimate, per un valore di 13, 74 milioni di euro. Di queste, 19.899 istanze sono state approvate dagli Uffici speciali per la ricostruzione – circa il 64% del totale – con circa 8,5 miliardi assegnati e 4,5 già liquidati. Nell’ultimo biennio sono state più di ottomila le richieste di contributo presentate, corrispondenti a oltre il 25% del totale.
RICOSTRUZIONE PUBBLICA
La programmazione post-sisma prevede 3.509 interventi per 4,2 miliardi di euro. Questa si compone di due canali: quello ordinario con 2.725 opere per 2,2 miliardi, e quello disciplinato da ordinanze speciali con 784 progetti per due miliardi. Del 95% delle opere programmate, il 66% è in progettazione, con il 25% approvato. Nel 16% dei casi i lavori sono in corso e nel 12% completati. Particolarmente significativi sono i dati relativi alle scuole, con 455 interventi previsti, di cui 188 approvati (41%) e 135 in progettazione (30%). «Attraverso la ricostruzione e la rigenerazione del territorio colpito dal sisma 2016 stiamo affrontando una questione nazionale», dichiara Castelli «il rilancio del Centro Italia marginalizzato già prima del sisma e sempre più strategico per il futuro del Paese e dell’Unione europea che si spinge sempre più a Est e a Sud». Secondo D’Annuntiis «è stata un’importante occasione per fare il punto sulla situazione e discutere delle sfide e delle prospettive della ricostruzione». L’assessore tiene in particolare a sottolineare il ruolo dell’Ufficio speciale abruzzese e del suo direttore Vincenzo Rivera per i risultati raggiunti «facendo in modo che da un tragico evento si potesse creare un’opportunità di rilancio del territorio».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
RICOSTRUZIONE PRIVATA
Nei primi cinque mesi di quest’anno le erogazioni sono aumentate del 16,64% rispetto allo stesso periodo del 2023 e del 41,71% in confronto a dodici mesi prima. L’accelerazione coinvolge anche le liquidazioni, cresciute del 37% rispetto al 2022 e del 73% in rapporto all’anno prima. Al 31 maggio Cassa depositi e prestiti ha erogato 4,4 miliardi per la ricostruzione privata, con oltre il 57% della somma messa a disposizione nell’ultimo biennio di cui 1,3 milioni riferiti all’anno scorso. Le richieste di contributo per immobili residenziali o produttivi danneggiati sono 31.177, su un totale di circa 50mila stimate, per un valore di 13, 74 milioni di euro. Di queste, 19.899 istanze sono state approvate dagli Uffici speciali per la ricostruzione – circa il 64% del totale – con circa 8,5 miliardi assegnati e 4,5 già liquidati. Nell’ultimo biennio sono state più di ottomila le richieste di contributo presentate, corrispondenti a oltre il 25% del totale.
RICOSTRUZIONE PUBBLICA
La programmazione post-sisma prevede 3.509 interventi per 4,2 miliardi di euro. Questa si compone di due canali: quello ordinario con 2.725 opere per 2,2 miliardi, e quello disciplinato da ordinanze speciali con 784 progetti per due miliardi. Del 95% delle opere programmate, il 66% è in progettazione, con il 25% approvato. Nel 16% dei casi i lavori sono in corso e nel 12% completati. Particolarmente significativi sono i dati relativi alle scuole, con 455 interventi previsti, di cui 188 approvati (41%) e 135 in progettazione (30%). «Attraverso la ricostruzione e la rigenerazione del territorio colpito dal sisma 2016 stiamo affrontando una questione nazionale», dichiara Castelli «il rilancio del Centro Italia marginalizzato già prima del sisma e sempre più strategico per il futuro del Paese e dell’Unione europea che si spinge sempre più a Est e a Sud». Secondo D’Annuntiis «è stata un’importante occasione per fare il punto sulla situazione e discutere delle sfide e delle prospettive della ricostruzione». L’assessore tiene in particolare a sottolineare il ruolo dell’Ufficio speciale abruzzese e del suo direttore Vincenzo Rivera per i risultati raggiunti «facendo in modo che da un tragico evento si potesse creare un’opportunità di rilancio del territorio».
©RIPRODUZIONE RISERVATA