Rifiuti, Cirsu sospende il servizio «I Comuni se la vedano da soli»

Il cda del consorzio sospende per sei mesi il contratto di servizio con i comuni di Giulianova, Roseto, Bellante, Notaresco, Mosciano e Morro d'Oro. Alla base della decisione i debiti accumulati dal Cirsu e dal braccio operativo Sogesa

GIULIANOVA. Esplode la crisi all'interno del Cirsu: il cda del consorzio decide di sospendere per sei mesi il contratto di servizio, pertanto i sei comuni aderenti (Giulianova, Roseto, Bellante, Notaresco, Mosciano e Morro d'Oro) a partire da domani dovranno provvedere autonomamente alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti. Un provvedimento già adottato due settimane fa, in seguito alla richiesta del Cirsu di vedersela direttamente con i gestori di Casoni (l'impianto teatino che gestisce lo smaltimento dell'indifferenziata).

Ieri sera, al termine dell'assemblea dei soci richiesta dai sindaci e terminata a notte fonda, il cda del Cirsu è stato chiaro: sospensione temporanea del contratto per impossibilità di proseguire il proprio operato. Alla base della decisione ci sono debiti accumulati sia dal consorzio che dal suo braccio operativo Sogesa, nonchè problematiche nei rapporti tra le due società, infine la difficoltà per Cirsu di perseguire l'obiettivo della realizzazione della discarica di Grasciano 2. Il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro parla di «situazione drammatica, che coinvolgerà la raccolta dei rifiuti e il futuro dei dipendenti Sogesa».

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