Risonanza solo a marzo 2012
La protesta: una vergogna, mio padre potrebbe morire
TERAMO. Appuntamenti per esami diagnostici sempre più lontani. Qualche giorno fa un paziente ha segnalato il caso di un'angiorisonanza fissata al 4 gennaio 2012. Ora è la volta di una risonanza magnetica fissata a marzo 2012.
«Mi è capitata la sfortuna di dover prenotare, tramite il Cup di Teramo, una risonanza magnetica per mio padre, provate ad indovinare la prima disponibilità? Marzo 2012!», esordisce Lisa D.M., «è veramente difficile spiegare come ci si sente dopo una risposta del genere, vi prego cercate in qualche modo di mettere luce su questa situazione disgustosa e vedere cosa stia veramente succedendo! Un malato con questi tempi di attesa può morire senza nemmeno aver avuto la possibilità di curarsi. E' vergognoso!».
Lo stato d'animo, le parole e i toni sono gli stessi usati dal paziente che ha bisogno dell'angiorisonanza, il quale qualche giorno fa ha segnalato il suo caso. Il malato di Sant'Egidio soffre di dolori atroci da quando si è sottoposto a coronarografia, fuori della Asl di Teramo, in cui la via d'accesso è stata l'arteria femorale. Non può stare nemmeno seduto, ma in teoria dovrebbe aspettare 11 mesi per sapere che cos'ha. Il medico di base per questo motivo gli ha prescritto un'angiorisonanza all'addome inferiore con mezzo di contrasto. L'appuntamento gli è stato dato al 4 gennaio 2012. Il paziente è tornato poi con la prescrizione "urgente": il primo appuntamento disponibile è stato il 7 gennaio 2012.
«E' uno scandalo, una vera e propria beffa ai danni dei poveri utenti», ha commentato arrabbiato il paziente di Sant'Egidio alla Vibrata, che ora si rivolgerà a strutture sanitarie delle Marche. Peraltro lo stesso paziente non è la prima volta che si scontra con il problema-file. Già nell'aprile 2010 si sentì rispondere che avrebbe dovuto aspettare otto mesi per una semplice ecografia.
Il problema delle lunghe liste di attesa e i disagi che per questo sono costretti ad affrontare i pazienti è peraltro stato affrontato recentemente in una riunione della commissione sanità al Comune di Teramo, in cui era presente anche il nuovo direttore sanitario della Asl Camillo Antelli. In particolare il rappresentante del tribunale dei diritti del malato ha chiesto lumi su come sia stato speso il milione di euro stanziato per la riduzione delle liste di attesa, da utilizzare nel 2010, nell'ambito della Asl di Teramo.
«Mi è capitata la sfortuna di dover prenotare, tramite il Cup di Teramo, una risonanza magnetica per mio padre, provate ad indovinare la prima disponibilità? Marzo 2012!», esordisce Lisa D.M., «è veramente difficile spiegare come ci si sente dopo una risposta del genere, vi prego cercate in qualche modo di mettere luce su questa situazione disgustosa e vedere cosa stia veramente succedendo! Un malato con questi tempi di attesa può morire senza nemmeno aver avuto la possibilità di curarsi. E' vergognoso!».
Lo stato d'animo, le parole e i toni sono gli stessi usati dal paziente che ha bisogno dell'angiorisonanza, il quale qualche giorno fa ha segnalato il suo caso. Il malato di Sant'Egidio soffre di dolori atroci da quando si è sottoposto a coronarografia, fuori della Asl di Teramo, in cui la via d'accesso è stata l'arteria femorale. Non può stare nemmeno seduto, ma in teoria dovrebbe aspettare 11 mesi per sapere che cos'ha. Il medico di base per questo motivo gli ha prescritto un'angiorisonanza all'addome inferiore con mezzo di contrasto. L'appuntamento gli è stato dato al 4 gennaio 2012. Il paziente è tornato poi con la prescrizione "urgente": il primo appuntamento disponibile è stato il 7 gennaio 2012.
«E' uno scandalo, una vera e propria beffa ai danni dei poveri utenti», ha commentato arrabbiato il paziente di Sant'Egidio alla Vibrata, che ora si rivolgerà a strutture sanitarie delle Marche. Peraltro lo stesso paziente non è la prima volta che si scontra con il problema-file. Già nell'aprile 2010 si sentì rispondere che avrebbe dovuto aspettare otto mesi per una semplice ecografia.
Il problema delle lunghe liste di attesa e i disagi che per questo sono costretti ad affrontare i pazienti è peraltro stato affrontato recentemente in una riunione della commissione sanità al Comune di Teramo, in cui era presente anche il nuovo direttore sanitario della Asl Camillo Antelli. In particolare il rappresentante del tribunale dei diritti del malato ha chiesto lumi su come sia stato speso il milione di euro stanziato per la riduzione delle liste di attesa, da utilizzare nel 2010, nell'ambito della Asl di Teramo.
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