Rogo in casa, muore carbonizzata

Le fiamme avvolgono una donna, l'incendio partito dal fornello

MOSCIANO. E' morta carbonizzata nella sua casa, uccisa dalle fiamme che l'hanno avvolta mentre stava cucinando ai fornelli. Pasqua Terminelli, 84 anni, pensionata, è la vittima della tragedia che ieri pomeriggio si è consumata nel centro storico di Mosciano, a pochi passi dalla centralissima piazza Saliceti.

In casa con lei c'era l'anziano marito, un ex carabiniere bloccato a letto da problemi di salute. L'uomo ha sentito le urla della moglie e ha chiesto aiuto telefonando alla figlia. Quando i soccorsi sono arrivati per la donna non c'era nulla da fare: l'hanno trovata carbonizzata tra la cucina e la sala da pranzo. E' probabile che a prendere fuoco da un fornello sia stato un lembo di scialle indossato dall'anziana: dall'indumento ben presto le fiamme si sono estese agli altri vestiti della donna. Sul posto, oltre alle ambulanze del 118, sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco partite da Teramo e i carabinieri della stazione di Mosciano Sant'Angelo guidati dal maresciallo Paolo Gentile.

LA TRAGEDIA. L'allarme è scattato intorno alle 17, quando al centralino dei vigili del fuoco è arrivata la chiamata: «Correte c'è un incendio in una casa, una donna non risponde». Pochi istanti prima in un appartamento di via Borgo Nuovo, nel centro storico di Mosciano, Pasqua Terminelli era stata avvolta dalle fiamme mentre stava cucinando qualcosa per la cena.

Lo scialle che indossava ha preso fuoco con la fiammella del gas, lei molto probabilmente ha cercato di allontanarsi dirigendosi verso un'altra stanza. Ma è caduta a terra e ben presto il fuoco si è propagato a tutti i vestiti, non dandole scampo. Il marito, malato e allettato, l'ha sentita urlare e telefonicamente ha chiesto aiuto alla figlia che ha dato l'allarme. Quando i pompieri sono arrivati la cucina era piena di fumo.

I SOCCORSI. La donna, oriiginaria di Verona, abitava a Mosciano da circa 30 anni insieme al marito. «Non ci siamo accorti di nulla», commentano alcuni vicini di casa ancora profondamente scossi per l'accaduto, «intorno alle 17 abbiamo sentito solo un forte rumore, una sorta di botto, provenire dall'esterno, ma non vi abbiamo dato troppo peso: abbiamo pensato a un petardo più forte del solito. Ci siamo anche affacciati, ma sulla strada non abbiamo visto niente e siamo rientrati in casa». Una fatalità in più, visto che la cucina dell'appartamento si trova sul retro dell'abitazione e ciò ha impedito anche di vedere o sentire alcunché dalla strada. «Dopo circa mezz'ora abbiamo sentito le sirene dell'ambulanza e dei carabinieri e siamo scesi in strada, richiamati anche dal trambusto che si stava creando», concludono i vicini di casa. Un trambusto che ha letteralmente bloccato il traffico in via Borgo Nuovo per parecchio tempo.

La donna viveva sola con il marito, carabiniere in pensione, e di rado, vista anche l'età, usciva di casa: era abbastanza conosciuta in città anche perché il figlio è un dipendente del Comune di Mosciano. Il corpo dell'anziana donna è stato portato all'obitorio in attesa che il magistrato di turno decida se disporre l'autopsia prima di concedere il nulla osta per la sepoltura.
(Ha collaborato Luca Lattanzi)

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