Roseto, le opere di cento artisti per ricordare il sorriso di Flavia 

Gran finale del progetto di Art Lab dedicato alla 22enne investita da un automobilista ubriaco Alle premiazioni i genitori e gli amici della studentessa che frequentava l’Accademia di Belle Arti

ROSETO. Entusiasmo e tante emozioni per la conclusione del progetto artistico “Il Bello Resta”, organizzato dai ragazzi di Roseto Art Lab in collaborazione con l’amministrazione comunale e con tanti amici di Flavia Di Bonaventura, la ragazza di 22 anni che nell’agosto dell’anno scorso è stata investita e uccisa dall’uomo guidata da Davide De Felicibus, 34enne di Atri risultato positivo all’alcoltest, che nel processo di primo grado è stato condannato a sette anni.
Sabato in piazza Dante e nelle vie limitrofe si è svolta l’estemporanea di pittura, l’arte preferita di Flavia che studiava all’Accademia di Belle arti di Roma, con circa 100 artisti partecipanti accompagnati dalla musica e da letture ad alta voce. L’evento conclusivo, con le premiazioni dei vincitori dell’estemporanea di pittura e del concorso fotografico, ha avuto luogo nel teatro all’aperto della villa comunale con la presenza di diversi amministratori, tra cui il sindaco Mario Nugnes e l’assessore Francesco Luciani, l’onorevole Giulio Sottanelli, il viceprefetto Marinella Iodice, i genitori di Flavia, Antonio e Raffaella, il direttore artistico di Roseto Art Lab Bruno Cerasi e i quattro docenti dei laboratori che si sono svolti tra fine giugno e inizio luglio (rientranti nel progetto), ovvero Andrea Marzii per il fumetto comico, Alessandro Lazzarini per il videomaking, gli esperti di Roseto Art Lab per il podcast e l’attrice Valeria Angelozzi per la recitazione. Era presente anche lo scrittore Antonio Corradi, la ballerina Ilaria Centola, l’asd Meeting, e i cantanti Federica Di Marzio e Brama. Il primo premio dell’estemporanea di pittura è andato a Giuseppe Lucantoni, mentre nel concorso fotografico l’ha spuntata Rachele Lamolinara. «È stata un’emozione vedere il teatro pieno», commenta Cerasi, «io ho solo coordinato il tutto, ma i veri protagonisti sono stati gli amici di Flavia. La volontà è continuare negli anni con questo progetto per non dimenticare mai Flavia».
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