Roseto, scarichi fognari in mareGli albergatori: "Intervenire subito"

Dopo l'allarme inquinamento ad Alba è la volta di Roseto: questa mattina per quattro ore in mare sono finiti liquami fognari. Intanto gli albergatori chiedono agli enti locali di intervenire subito

Liquami di fogna sono finiti stamani per circa quattro ore in mare a Roseto mentre ignari villeggianti facevano il bagno e passeggiavano sulla battigia. Intanto, sul fronte dell'inquinamento nelle acqua di Alba Adriatica, interviene Assoturismo, che chiede alle istituzioni di intervenire subito sul depuratore del fiume Vibrata, primo indiziato per i valori anomali nelle acque Bandiera blu.

ROSETO A denunciare l'episodio di questa mattina, con i liquami finiti in mezzo ai bagnanti, è l'associazione ambientalista 'Citta' per vivere che chiede al Comune di "prendere atto della gravità della situazione fognaria di Roseto, verificatasi anche a causa di un  selvaggio e imponente sviluppo edilizio in zone strategiche e centrali della città nelle quali mancano strutture e servizi corrispondenti e sufficienti".

"Alcune delle persone presenti nella zona - si legge nella nota dell'associazione - hanno manifestato segni di difficoltà respiratoria, conati di vomito e disturbi agli occhi, mentre altri si sono rivolti ad alcuni responsabili dei lidi vicini chiedendo di potersi lavare con prodotti più efficaci dai normali prodotti utilizzati per potersi liberare dalle sostanze maleodoranti con le quali erano venute a contatto bagnandosi nel mare prospiciente allo scarico fognario".

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e i Vigili urbani che hanno effettuato dei prelievi e dei carotaggi disabbia nei pressi dello scarico a mare e hanno recintato la zona per renderla inaccessibile.

GLI ALBERGATORI "L'Abruzzo ha investito tutte le sue energie sull'immagine di regione verde, per questo non è
assolutamente tollerabile il malfunzionamento del depuratore del fiume Vibrata, che sta arrecando un gravissimo danno d'immagine al turismo abruzzese e costringe decine di bagnanti a bruciare le ferie per ricorrere alle cure mediche". Lo afferma Daniele Zunica, presidente regionale di Assoturismo-Confesercenti, la federazione che riunisce oltre 1.500 imprese turistiche abruzzesi.

"Ogni anno - sostiene Zunica - centinaia di migliaia di turisti scelgono l'Abruzzo proprio perchéattratti dalla regione dei parchi e non è pensabile ritrovarsi sui giornali di tutta Italia per un episodio così grave, che non può offuscare gli sforzi di migliaia di imprenditori lungo 130 chilometri di costa e in decine di centri delle aree interne".

Per il presidente regionale di Assoturismo-Confesercenti, "le responsabilità vanno accertate con urgenza, così come vanno trovate forme per risarcire i turisti colpiti. Apprezziamo la rapidità dell'intervento della Provincia - prosegue Zunica - e ci aspettiamo che la stessa Provincia e i Comuni coinvolti garantiscano fin da ora che l'estate 2011 si aprirà con un
depuratore adeguato, in grado di garantire la piena fruibilità del mare e dei servizi all'avanguardia che la spiaggia offre".