Roseto, stop all'emergenza rifiuti
Sogesa riprende il servizio. Ma il sindaco conferma: per ora non pago
ROSETO. «Siamo disposti a discutere, ma solo a cassonetti vuoti», ha detto il sindaco di Roseto Franco Di Bonaventura nel corso dell'assemblea dei Comuni del Cirsu, riunita ieri nella sede del Consorzio. Riunione al termine della quale Sogesa si è detta disponibile a riprendere il servizio di raccolta e smaltimento già da stamattina.
Anzi, già nel tardo pomeriggio di ieri i mezzi della Sogesa hanno ricominciato a raccogliere il pattume che si era accumulato nelle strade. Il problema del mancato pagamento al Cirsu delle quote di Roseto, però, resta e - da quanto dice Di Bonaventura - non verrà risolto tanto presto.
IL SINDACO. «Credo sia possibile avere una gestione efficiente del servizio», ha detto dopo la riunione Di Bonaventura, «pertanto mi aspetto l'avvio di un tavolo tecnico-politico che sappia determinare delle scelte in grado di affrontare non solo l'emergenza attuale, ma che sia propositivo rispetto alle scelte da operare per garantire il futuro dell'azienda». Roseto quindi ribadisce una linea già espressa, quella della necessità di affrontare la definizione di un Piano industriale serio. «Solo a queste condizioni», ha detto Di Bonaventura, «saremo disponibili a rimuovere il contenzioso aperto con Cirsu». Il sindaco ha ribadito a chiare lettere anche durante l'ultimo consiglio comunale che non intende far confluire danaro nelle casse di un'azienda (la Sogesa) che non è in grado di gestire la propria attività senza perdite, mentre è pronto a ricapitalizzare il Cirsu con soldi freschi.
CATARRA. Di diverso avviso la Provincia di Teramo. «Eventuali contestazioni rispetto al costo della tariffa, come quelle sollevate dal Comune di Roseto», ha detto il presidente Valter Catarra, intervenuto ieri all'assemblea del Cirsu, «vanno poste nei modi e nei luoghi previsti ma, nel frattempo, bisogna sanare il pregresso, così come ha scelto di fare il Comune di Giulianova. Poi possiamo ragionare sulle scelte da fare per il futuro e siamo tutti concordi nel ritenere che i costi della raccolta e dello smaltimento vanno contenuti attraverso una seria programmazione e gestione del sistema impiantistico, partendo da una nuova discarica che possa servire l'intero territorio provinciale».
SILVI. La chiusura degli impianti Cirsu-Sogesa ha creato problemi anche a Silvi. Da lunedì infatti la ditta appaltatrice del servizio di raccolta rifiuti non ha potuto conferire nella discarica di Grasciano di Notaresco le frazioni di rifiuto umido, ingombrante e la differenziata della carta. Per questo il vice sindaco Enrico Marini ha firmato ieri un'ordinanza per permettere l'uso temporaneo del centro di raccolta rifiuti in via Leonardo Da Vinci al fine di parcheggiare gli scarrabili e i compattatori. Un provvedimento temporaneo, in attesa della riapertura degli impianti Cirsu e Sogesa. (red.te)
Anzi, già nel tardo pomeriggio di ieri i mezzi della Sogesa hanno ricominciato a raccogliere il pattume che si era accumulato nelle strade. Il problema del mancato pagamento al Cirsu delle quote di Roseto, però, resta e - da quanto dice Di Bonaventura - non verrà risolto tanto presto.
IL SINDACO. «Credo sia possibile avere una gestione efficiente del servizio», ha detto dopo la riunione Di Bonaventura, «pertanto mi aspetto l'avvio di un tavolo tecnico-politico che sappia determinare delle scelte in grado di affrontare non solo l'emergenza attuale, ma che sia propositivo rispetto alle scelte da operare per garantire il futuro dell'azienda». Roseto quindi ribadisce una linea già espressa, quella della necessità di affrontare la definizione di un Piano industriale serio. «Solo a queste condizioni», ha detto Di Bonaventura, «saremo disponibili a rimuovere il contenzioso aperto con Cirsu». Il sindaco ha ribadito a chiare lettere anche durante l'ultimo consiglio comunale che non intende far confluire danaro nelle casse di un'azienda (la Sogesa) che non è in grado di gestire la propria attività senza perdite, mentre è pronto a ricapitalizzare il Cirsu con soldi freschi.
CATARRA. Di diverso avviso la Provincia di Teramo. «Eventuali contestazioni rispetto al costo della tariffa, come quelle sollevate dal Comune di Roseto», ha detto il presidente Valter Catarra, intervenuto ieri all'assemblea del Cirsu, «vanno poste nei modi e nei luoghi previsti ma, nel frattempo, bisogna sanare il pregresso, così come ha scelto di fare il Comune di Giulianova. Poi possiamo ragionare sulle scelte da fare per il futuro e siamo tutti concordi nel ritenere che i costi della raccolta e dello smaltimento vanno contenuti attraverso una seria programmazione e gestione del sistema impiantistico, partendo da una nuova discarica che possa servire l'intero territorio provinciale».
SILVI. La chiusura degli impianti Cirsu-Sogesa ha creato problemi anche a Silvi. Da lunedì infatti la ditta appaltatrice del servizio di raccolta rifiuti non ha potuto conferire nella discarica di Grasciano di Notaresco le frazioni di rifiuto umido, ingombrante e la differenziata della carta. Per questo il vice sindaco Enrico Marini ha firmato ieri un'ordinanza per permettere l'uso temporaneo del centro di raccolta rifiuti in via Leonardo Da Vinci al fine di parcheggiare gli scarrabili e i compattatori. Un provvedimento temporaneo, in attesa della riapertura degli impianti Cirsu e Sogesa. (red.te)
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