Sant'Egidio, padre e figlio intossicati dal monossido sprigionato dal camino

Le esalazioni provocate da un vecchio camino la cui canna fumaria non sarebbe stata ripulita. I due salvati dai familiari, in casa c’era anche un altro ragazzo

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA. A dare l’allarme e a chiedere aiuto sono stati alcuni familiari. E il loro intervento, molto probabilmente, ha salvato la vita ad un papà e a suo figlio di undici anni intossicati dalle esalazioni di monossido che, sostengono i carabinieri, potrebbero essere state provocate dall’accensione di un vecchio camino la cui canna fumaria non sarebbe stata ripulita.
Padre e figlio, soccorsi dall’ambulanza del 118, sono stati portati in ospedale, mentre fortunatamente per gli altri componenti della famiglia, tra cui un altro bambino, solo tanta paura. I due intossicati dall’ospedale di Sant’Omero sono stati poi trasportati all’ospedale di Fano per essere sottoposti a terapia iperbarica ma già nella giornata di ieri sono stati dimessi.
Il fatto è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato in una casa si Sant’Egidio alla Vibrata dove la famiglia si trovava. L’allarme è scattato poco dopo le 2.30 quando al centralino del 118 è arrivata la richiesta d’aiuto di un familiare. In poco tempo sul posto è arrivata l’ambulanza: gli operatori del 118 hanno portato padre e figlio, quelli trovati in condizioni più serie rispetto agli altri, all’ospedale di Sant’Omero. Da qui i due sono stati poi trasferiti all’ospedale di Fano che è provvisto di camere iperbariche.
Secondo le ultime statistiche l'intossicazione da monossido di carbonio è una delle cause più frequenti di morte per intossicazione inalatoria. Si verifica solitamente per il malfunzionamento dei sistemi di riscaldamento domestico (incendi, caldaie, caminetti a legna o a carbone e caldaie a cherosene) o per la ventilazione non adeguata delle automobili.(d.p.)
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