Sant'Egidio, sequestrate 8 tonnellate di cavi di rame
Operazione della Finanza di Nereto, il carico viaggiava su un autocarro ed era stato prelevato da un magazzino abusivo. Si sospetta sia stato rubato in qualche cantiere
TERAMO. Circa 8 tonnellate di rame di dubbia provenienza sono state trovate dalla guardia di finanza mentre venivano trasportati su un autocarro. Non sapendo il conducente spiegare dove le avesse prese e avendo successivamente scoperto che provenivano da un deposito abusivo, le 8 tonnellate di cavi di rame sono state sequestrate perché si sospetta siano state rubate in qualche cantiere.
Il sequestro è stato effettuato dai militari della Tenenza di Nereto nel Comune di Sant'Egidio alla Vibrata. Nell'autocarro c'erano per la precisione 8.450 kg di rame, il conducente del mezzo non avrebbe né indicato la provenienza né esibito il documento che di regola accompagna il trasporto di questo tipo di materiale. La Finanza è tuttavia riuscita ad accertare che i rifiuti metallici erano stati prelevati da un vicino deposito, risultato dai primi riscontri non autorizzato in quanto non iscritto all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali. E anche in questo caso il responsabile dell’attività - in mancanza del previsto “registro di carico e scarico rifiuti” - non è stato in grado di dimostrare la legittima provenienza del rame. L'imprenditore è stato pertanto denunciato per incauto acquisto e per attività di gestione rifiuti in assenza delle prescritte autorizzazioni.