Schianto mortale con il triciclo elettrico 

Ciotti, 81 anni, muore in ospedale dopo lo scontro con un’auto sulla Statale 16. Il conducente accusato di omicidio stradale 

ROSETO . Non ce l’ha fatta Domenico Ciotti, l’81enne coinvolto nell’incidente di venerdì pomeriggio lungo la Statale 16 a Roseto all’altezza dell’incrocio con via Marcacci: è morto venerdì sera alle 23 nell’ospedale Mazzini di Teramo.
L’anziano inizialmente era stato ricoverato in Ortopedia, e i medici gli avevano riscontrato un trauma cranico e una frattura del femore, rassicurando che era fuori pericolo; nel corso della serata però le sue condizioni si sono aggravate fino al decesso, e ora la Procura ha aperto un’inchiesta per cercare di fare luce sull’accaduto. Alle 16.30 circa di venerdì Ciotti stava procedendo con il suo triciclo elettrico in direzione nord sulla Statale 16 e, all’altezza dell’incrocio con via Marcacci, mentre attraversava con il suo mezzo sulle strisce pedonali, una Volskwagen Lupo guidata da un giovane originario di Perugia, ma residente a Teramo, lo ha investito. La magistratura ha posto sotto sequestro i mezzi, mentre i rilievi sono stati eseguiti dagli agenti della polizia stradale di Giulianova, intervenuti immediatamente il giorno dell’incidente, e tornati successivamente ieri mattina per ulteriori rilievi.
Per il conducente dell’auto, ovviamente, scatterà l’accusa di omicidio stradale. L’incrocio tra la Statale 16 e via Marcacci è un punto critico da sempre (si sono verificati altri incidenti mortali in passato). Ciotti era solito passare lì spesso perché abitava in via di Iorio, la strada che sale dal quartiere Borsacchio a Montepagano, e ogni giorno con il suo triciclo elettrico scendeva a Roseto la mattina per poi tornare nel pomeriggio a casa, come stava facendo anche venerdì. «Aveva un triciclo elettrico», spiega il presidente del circolo anziani, Sergio Petrella, «perché alcuni anni fa non gli è stata rinnovata la patente, e per spostarsi aveva scelto di acquistare quel mezzo». Ciotti infatti era solito frequentare il circolo anziani di Roseto, e faceva parte anche della banda dei “Picchiatelli” dove suonava il dubbotte. «Passava spesso a salutare, anche adesso che il circolo è chiuso per l’emergenza Covid», continua Petrella, «ed è stato qui anche venerdì pomeriggio alle 14.30, poco prima dell’incidente, per farmi vedere il triciclo elettrico che aveva appena ricomprato». Ciotti è nato a Teramo ma con la sua famiglia da piccolo ha vissuto a Montepagano. Quando si è sposato però si è trasferito a Milano, dove ha lavorato in una fabbrica fino a venti anni fa, per poi andare in pensione. Con la scomparsa di sua moglie è tornato a Roseto e ha preso in affitto una casa in via Di Iorio, dove viveva con il suo cane. «La figlia disabile vive a Cologna Spiaggia», aggiunge Petrella, «mentre l’altro figlio è rimasto a Milano con la sua famiglia. Lui era solo qui. Il Comune gli aveva anche proposto una casa popolare sul mare, ma lui è voluto restare lì in collina. Io gli avevo detto di accettare perché era anche vicino al nostro centro e non aveva bisogno di utilizzare il mezzo elettrico».
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