Scuteri: devo risanare i conti del Ruzzo

Eletto presidente, parla di debiti ancora da quantificare. Carenza idrica, il Comune di Silvi presenta un esposto

TERAMO. Assunzioni non del tutto regolari, conti fuori controllo e debiti ancora da quantificare, una rete acquedottistica che fa letteralmente acqua da tutte le parti e l'emergenza idrica che attanaglia tanti comuni. La "patata bollente" della Ruzzo reti è passata nelle mani di Vittorio Scuteri. L'ex direttore amministrativo della Asl ed espressione dell'area del Pdl che fa capo all'assessore regionale Paolo Gatti è stato eletto ieri con 23 voti a favore da parte dei sindaci del centrodestra e l'astensione di quelli del centrosinistra.

Si tratta del terzo presidente in sei mesi che arriva al vertice del Ruzzo con la missione di risanare conti e gestione dell'azienda. Prima di lui ha gettato la spugna Claudio Strozzieri, in carica per poco più di nove mesi prima di lasciare per «l'impossibilità di portare a compimento il mandato teso al risanamento dell'ente» e per contrasti interni al cda. Poi è stata la volta della breve presidenza "tecnica" del consigliere Carlo Ciapanna, unico superstite dell'ex consiglio di amministrazione targato centrosinistra e guidato da Giacomo Di Pietro.La sua è stata una presidenza necessaria a evitare la paralisi dell'ente e all'approvazione del bilancio preventivo. Da ieri ha avuto inizio l'era Scuteri. Il neo presidente ha spiegato che le sue prime azioni saranno mirate a verificare «la gravità della situazione» rispetto ai conti dell'azienda, in particolare a quantificare i crediti e soprattutto i debiti e quindi a predisporre un piano di rientro.

Scuteri ha anche annunciato di voler intervenire al più presto per risolvere il problema della carenza idrica ed evitare i disagi si ripetano anche la prossima estate. Il tema è stato sollevato da diversi sindaci e discusso durante l'assemblea che si è aperta però all'insegna dello scontro rispetto alla richiesta dei sindaci del centrosinistra, capitanati dal primo cittadino giuliese Francesco Mastromauro, di ridurre i consiglieri del cda da 5 a 3, con l'immediato azzeramento dell'attuale consiglio di amministrazione. Un punto all'ordine del giorno che è stato rimandato alla prossima seduta mentre per contenere le spese del vertice dell'azienda ad essere approvata dall'assemblea è stata la proposta del sindaco Maurizio Brucchi che intende ridurre del 20% le indennità dei consiglieri. Sarà ora lo stesso cda a dover ratificare la decisione nella prima riunione, durante la quale verranno attribuiti gli altri incarichi di vertice, come quello di vicepresidenza che dovrebbe andare proprio a Ciapanna.

Passando ad un altro acquedotto, quello di Pescara, ora la carenza idrica arriva in procura. Dalle parole ai fatti in poche ore. Ieri il vicesindaco di Silvi, Enrico Marini, ha inviato alla procura un esposto sull'emergenza idrica nel comprensorio silvarolo. L'amministratore, in un'intervista a Il Centro, s'era detto pronto a rivolgersi alla procura perché stanco del rimpallo di responsabilità tra Aca ed Asl sulla mancanza d'acqua a Silvi. Nell'esposto si sottolinea che «l'amministrazione di Silvi ha fatto quanto poteva segnalando il problema a chi di dovere e richiedendo un tavolo tecnico alla prefettura con tutti gli enti di competenza». Il Comune chiede che la procura verifichi le zresponsabilità dei soggetti interessati alla verifica della qualità dell'acqua ed alla sua erogazione».

Barbara Gambacorta

Marco Mutoschi

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