Sdg, i 40 tornano al lavoro ma non ci sono certezze
Basciano, aria tesa nello stabilimento nato all’interno della Golden Lady Si attendono stipendi arretrati e macchinari, i sindacati pronti alla protesta
BASCIANO. Non tira una bella aria alla Sdg, l’azienda nata prima dell’estate in un capannone della Golden Lady a Basciano. In teoria 100 dipendenti della Golden Lady avrebbero dovuto essere assunti dalla Sdg per realizzare suole. Ma nei fatti la produzione non è mai partita e di macchinari nella nuova azienda ce ne sono ben pochi. Non solo: ai 40 operai passati alla Sdg non sono stati pagati alcuni stipendi, una mensilità a tutti e due per 15 di loro. In un incontro avvenuto venerdì scorso l’amministratore delegato della Sdg Daniele Di Battista ha assicurato che l’arretrato sarebbe stato saldato fra ieri e oggi e lo stipendio di settembre sarebbe stato liquidato a fine mese, quando dovrebbero arrivare anche nuovi macchinari.
Ieri gli operai sono tornati al lavoro, ma i sindacati sono scettici. «Continua ad essere una situazione piena di punti interrogativi che noi seguiamo quotidianamente», esordisce Serafino Masci della Femca Cisl, «In questa fase, vista la ribadita volontà di Golden Lady di essere della partita, dato che l'azienda è nel suo stabilimento, siamo in attesa di verificare che effettivamente questi impegni sui concretizzino: alla luce di quanto accaduto finora la credibilità dell'interlocutore non è alta. L'unico elemento di certezza è impegno di Golden Lady a favorire il rilancio di questo investimento. Ma è tutto da verificare». Il progetto originale prevede passaggio di ulteriori 40 persone, che si sarebbe dovuto già concretizzare. «Ma da giugno, quando l'impresa ha cominciato a dare segnali preoccupanti, la Golden Lady l’ha sospeso», aggiunge Masci.
»Gli operai sono tornati al lavoro», osserva Emidio Angelini della Uiltec Uil, «ma nessuno crede nel fatto che la produzione possa partire, non si è parlato di commesse, finora non si vedono macchinari, anche se Di Battista dice che sono stati già acquistati. E il fatto che la Golden Lady abbia stoppato il passaggio dei dipendenti la dice lunga. Noi siamo pronti a iniziative clamorose. I dipendenti già la settimana scorsa avrebbero voluto manifestare davanti allo stabilimento: la Golden Lady d'altronde non può lavarsene le mani». «Restano aperti tutti gli interrogativi», conclude Giovanni Timoteo, segretario della Filctem Cgil, «il progetto industriale resta del tutto aleatorio: le macchine nello stabilimento sono poche e vecchie e insufficienti a garantire un minimo di produzione. Da subito verificheremo se l’azienda ha effettuato i pagamenti e poi se arriveranno i macchinari. Terremo sotto controllo l’evolversi della situazione, tant'è che abbiamo anche rinnovato alla Provincia la richiesta di convocazione della Sdg per dare seguito a incontro del mese scorso in cui Golden Lady ribadito ruolo di tutor di questa iniziativa industriale».
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