Sfidano la frana in bici per andare a sciare

In sella da Montorio a Prati di Tivo, ecco i tre temerari che hanno raggiunto gli impianti nonostante la strada chiusa

PIETRACAMELA. La giornata è stata di quelle ideali: neve compatta, freddo secco, nemmeno una nuvola in cielo. E’ mancato solo un elemento basilare: gli sciatori. La chiusura della strada provinciale 43 per Pietracamela ha stroncato quella che per gli operatori dei Prati di Tivo avrebbe dovuto essere una giornata di festa: l’inaugurazione della stagione sciistica.

Piste che, a dire il vero, non erano totalmente deserte. I clienti degli hotel, i proprietari degli appartamenti hanno voluto approfittare della splendida giornata di sole. A loro si somma qualche spericolato che ha voluto ignorare il divieto di transito posto dalla Provincia. E poi c’erano tre eroi, che non solo hanno sfidato il pericolo di caduta massi, ma l’hanno fatto salendo in bicicletta. A compiere l’impresa sono stati Piero Cirii, Armando Cirii e Alessandro Cocuzzi che in sella alle proprie mountain bike da Montorio ieri mattina sono arrivati ai Prati.

Gli ardimentosi non hanno trovato, ovviamente, tutti gli impianti aperti. La Siget, sapendo che non ci sarebbe stato un grande afflusso, ha aperto solo la Madonnina. «I fortunati e gli intrepidi che si sono avventurati hanno trovato le piste perfettamente battute, sole e neve: requisiti per un inizio col botto, peccato che non ci sia stato», osserva rammaricato Antonio Riccioni, direttore della Siget, «il danno non è di poco conto: siamo tutti carichi di merce, perchè la Provincisa ci aveva assicurato che avrebbero riaperto la strada per le 16 di venerdì, il sindaco si era anche dato da fare, aveva trovato la Protezione civile per fare la “riapertura vigilata” del tratto di strada in questione. Ma poi noi operatori abbiamo saputo dalla stampa che non avrebbe riaperto, noi che abbiamo speso migliaia di euro per rifornire i magazzini. Stiamo valutando tutte le azioni da fare, fra queste ci potrebbe essere il risarcimento danni». Ora la speranza è che dal prossimo fine settimana la stagione sciistica decolli. «Ci chiediamo però perchè oggi (ieri per chi legge, ndr) gli operai non stiano lavorando, perchè non l’abbiamo fatto giovedì scorso e se domani (oggi, ndr) lo faranno. Se c'è un'urgenza bisogna dare risposte adeguate: noi se serve lavoriamo anche di notte, perchè gli altri no?», si domanda Riccioni. (a.f.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA