«Sisma, Chiodi ci ha deluso»
Crognaleto e Isola, in 300 al consiglio comunale.
TOSSICIA. E’ la delusione ad accomunare i sindaci di Crognaleto e Isola del Gran Sasso all’indomani del consiglio comunale straordinario congiunto, con 300 presenti, tenutosi nella sede della comunità montana di Tossicia per discutere dell’esclusione dei due Comuni dal cratere sismico. Unanime la protesta di 17 consiglieri comunali di Isola e 12 di Crognaleto. Una protesta contro la reiterata decisione di esclusione dagli aiuti previsti dal decreto numero 11 del 17 luglio scorso del commissario delegato Guido Bertolaso. Per la prima volta maggioranza e opposizione insieme per combattere contro quella che viene definita da entrambi i Comuni una profonda ingiustizia.
LO SFOGO. «Sono deluso di Chiodi» è il commento del primo cittadino di Crognaleto Giuseppe D’Alonzo. «Il presidente della Regione è rimasto sul vago. Ha riconosciuto sì che c’è stata ingiustizia vedendo la cartina dove chiaramente emerge che siamo circondati da Comuni che rientrano nel cratere sismico. Ed ha riconosciuto che qualcosa non ha funzionato. Ma non ha preso alcun impegno preciso se non quello di richiedere i criteri di valutazione utilizzati da Bertolaso per compararli con quelli di altri Comuni». Criteri che peraltro i due Comuni hanno già chiesto da venti giorni ma che finora non sono stati resi noti. Il sindaco di Crognaleto non nasconde però una viva soddisfazione per la grande partecipazione al consiglio, che ha visto una sala gremita di gente attrezzata anche con striscioni, e per la presenza del presidente della Regione, di quello della Provincia Valter Catarra e dei consiglieri Claudio Ruffini ed Ernino D’ Agostino.
CARTE IN REGOLA. A D’Alonzo fa eco il primo cittadino di Isola Fiore Di Giacinto: «Non sono rimasto né soddisfatto, né insoddisfatto. Aspetteremo e prenderemo atto di ciò che farà il presidente Chiodi. Gli chiediamo con forza di prendere una posizione chiara, affinché i due Comuni vengano ricompresi nel cratere, poiché abbiamo tutte le carte in regola per potervi rientrare. Altrimenti spieghi in termini chiari e accessibili alla popolazione le motivazioni della nostra esclusione». Anche il consigliere regionale di minoranza Claudio Ruffini ritiene che sia stata fatta un ingiustizia poiché Crognaleto ed Isola «hanno numeri abbastanza alti a livello di danni strutturali ed economici provocati alle abitazioni e alle attività produttive. Questi due Comuni», ha continuato Ruffini, «stanno dentro alla perimetrazione ma non usufruiranno degli stessi benefici socio economici. Credo che Chiodi debba farsi sentire energicamente. E questo» ha concluso Ruffini «è ciò che non ha fatto finora. Lui è il presidente della Regione e non può lasciare che altri decidano. Ci attendiamo da lui un urlo di giusta rivendicazione. E ora che batta i pugni».
CHIODI PROMETTE. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, dal canto suo ha confermato che chiederà delucidazioni alla Protezione civile sull’esclusione dei due paesi dai Comuni del «cratere» del sisma per «una valutazione comparativa rispetto ad altri Comuni, al fine di verificare se ci sono le condizioni per nuovi rilievi tecnico-scientifici e per un eventuale inserimento nell’elenco dei centri terremotati». A Crognaleto risultano 66 edifici inagibili, 135 danneggiati che richiedono interventi minori, mentre 200 sopralluoghi sono ancora da effettuare. Sono danneggiate 19 chiese e 14 edifici del patrimonio comunale. A Isola, invece, sono inagibili 25 chiese, 11 edifici pubblici e 272 privati. Altri 341 presentano danni, sia pure di lieve entità, a seguito del terremoto.
LO SFOGO. «Sono deluso di Chiodi» è il commento del primo cittadino di Crognaleto Giuseppe D’Alonzo. «Il presidente della Regione è rimasto sul vago. Ha riconosciuto sì che c’è stata ingiustizia vedendo la cartina dove chiaramente emerge che siamo circondati da Comuni che rientrano nel cratere sismico. Ed ha riconosciuto che qualcosa non ha funzionato. Ma non ha preso alcun impegno preciso se non quello di richiedere i criteri di valutazione utilizzati da Bertolaso per compararli con quelli di altri Comuni». Criteri che peraltro i due Comuni hanno già chiesto da venti giorni ma che finora non sono stati resi noti. Il sindaco di Crognaleto non nasconde però una viva soddisfazione per la grande partecipazione al consiglio, che ha visto una sala gremita di gente attrezzata anche con striscioni, e per la presenza del presidente della Regione, di quello della Provincia Valter Catarra e dei consiglieri Claudio Ruffini ed Ernino D’ Agostino.
CARTE IN REGOLA. A D’Alonzo fa eco il primo cittadino di Isola Fiore Di Giacinto: «Non sono rimasto né soddisfatto, né insoddisfatto. Aspetteremo e prenderemo atto di ciò che farà il presidente Chiodi. Gli chiediamo con forza di prendere una posizione chiara, affinché i due Comuni vengano ricompresi nel cratere, poiché abbiamo tutte le carte in regola per potervi rientrare. Altrimenti spieghi in termini chiari e accessibili alla popolazione le motivazioni della nostra esclusione». Anche il consigliere regionale di minoranza Claudio Ruffini ritiene che sia stata fatta un ingiustizia poiché Crognaleto ed Isola «hanno numeri abbastanza alti a livello di danni strutturali ed economici provocati alle abitazioni e alle attività produttive. Questi due Comuni», ha continuato Ruffini, «stanno dentro alla perimetrazione ma non usufruiranno degli stessi benefici socio economici. Credo che Chiodi debba farsi sentire energicamente. E questo» ha concluso Ruffini «è ciò che non ha fatto finora. Lui è il presidente della Regione e non può lasciare che altri decidano. Ci attendiamo da lui un urlo di giusta rivendicazione. E ora che batta i pugni».
CHIODI PROMETTE. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, dal canto suo ha confermato che chiederà delucidazioni alla Protezione civile sull’esclusione dei due paesi dai Comuni del «cratere» del sisma per «una valutazione comparativa rispetto ad altri Comuni, al fine di verificare se ci sono le condizioni per nuovi rilievi tecnico-scientifici e per un eventuale inserimento nell’elenco dei centri terremotati». A Crognaleto risultano 66 edifici inagibili, 135 danneggiati che richiedono interventi minori, mentre 200 sopralluoghi sono ancora da effettuare. Sono danneggiate 19 chiese e 14 edifici del patrimonio comunale. A Isola, invece, sono inagibili 25 chiese, 11 edifici pubblici e 272 privati. Altri 341 presentano danni, sia pure di lieve entità, a seguito del terremoto.