Sogesa: ultima beffa la cassa integrazione c’è ma senza un euro
I 17 operai a cui è scaduta a marzo ottengono altri due mesi ma i fondi messi a disposizione dello Stato non basteranno
GIULIANOVA. Sarà rinnovata fino alla fine di maggio la cassa integrazione in deroga per i lavoratori ex Sogesa, i quali però temono che non verranno reperiti i fondi per il pagamento delle spettanze. Il provvedimento riguarderà solo 17 lavoratori, la cui cassa integrazione era già scaduta alla fine di marzo; per gli altri 44 lavoratori in cassa integrazione straordinaria (con scadenza fissata al 25 giugno) si profila invece più difficile il rinnovo della misura, secondo quanto sostengono gli stessi operai. Sul rinnovo della Cig si è discusso ieri pomeriggio nel corso di una riunione svoltasi in Provincia a Teramo, alla quale erano presenti rappresentanti dell'ente, i curatori fallimentari di Sogesa, i sindacati Cgil e Cisl ed i rappresentanti della Rsu aziendale, oltre che i responsabili regionali del settore del lavoro. Sebbene inizialmente avessero assicurato la propria presenza alla riunione, i vertici del Cirsu non si sono presentati in Provincia.
La richiesta di convocare la riunione è pervenuta proprio dai curatori fallimentari di Sogesa, che seguono le vicende della società, ex braccio operativo di Cirsu, da circa un anno, quando cioè è divenuto ufficiale il fallimento di Sogesa. Gli operai però, se da un lato hanno accolto con favore la proroga, seppur minima, della cassa integrazione, dall'altro sono preoccupati per il fatto che potrebbero venire a mancare i fondi per il pagamento delle spettanze. Timori che sarebbero suffragati dalle recenti dichiarazioni del segretario della Cgil, Susanna Camusso, per la quale vi sarebbero 500mila lavoratori che rischiano di non percepire la cassa integrazione, dato che le ore di Cig sarebbero aumentate di molto, sfiorando i 97 milioni. Una tesi confermata anche dal ministro al Welfare Elsa Fornero, che proprio ieri ha affermato come i fondi a disposizione per la cassa integrazione potrebbero non bastare.
Al momento, gli ex Sogesa devono ancora percepire i fondi della Cig per i primi mesi del 2013: le spettanze (si aggirano tra 750 e 850 euro) non sono state ancora percepite proprio per la mancanza di fondi nazionali e regionali. Per questo i lavoratori si dicono preoccupati in vista del rinnovo della Cig, nel caso in cui le risorse a disposizione dovessero continuare a scarseggiare. Nell'accordo firmato ieri pomeriggio si legge come «le motivazioni che inducono la curatela fallimentare a richiedere l'ulteriore intervento, sono riconducibili alla concreta prospettiva di riavvio del polo tecnologico di Grasciano, che potrebbe almeno consentire il parziale recupero delle unità poste attualmente in Cigs». Ma è proprio sulle prospettive occupazionali che gli ex Sogesa tornano a chiedere a gran voce la convocazione di una nuova riunione in prefettura per affrontare l'argomento.
Sandro Petrongolo
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