MOSCIANO
Spaccio, intera famiglia arrestata: la droga nascosta sul tetto di casa
In carcere sono finiti moglie e marito, mentre la figlia e il convivente di quest’ultima sono agli arresti domiciliari
TERAMO. È un’operazione che nasce da una certosina indagine contro lo spaccio di droga quella che ha portato all’arresto di quattro persone componenti di una stessa famiglia di etnia rom. In carcere sono finiti moglie e marito, mentre la figlia e il convivente di quest’ultima sono agli arresti domiciliari.
Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia nell’abitazione di Mosciano dove abitano i coniugi arrestati e dove gli altri due andavano giornalmente ormai da tempo era in corso una sorta di spaccio al minuto di cocaina ed eroina i cui quantitativi venivano di volta in volta nascosti sul tetto o in una scarpata. E a questo proposito già nel maggio scorso la polizia aveva fatto un blitz sequestrando 130 grammi di cocaina e 81 di eroina.
Le indagini sono state portate avanti dalla squadra mobile diretta da Roberta Cicchetti su delega del sostituto procuratore Stefano Giovagnoni. Le ordinanze di custodia sono state firmate dal gip Lorenzo Prudenzano. Secondo gli investigatori della squadra mobile i quattro, già da diversi anni e in concorso tra loro, sia all’interno sia all’esterno dell’abitazione, avrebbero ceduto sostanza stupefacente del tipo cocaina e in alcuni casi del tipo eroina in quantità da mezzo grammo sino a un grammo per volta.
«La droga», si legge nella nota della polizia, «veniva spacciata a numerosi acquirenti che, quotidianamente, si susseguivano senza necessità di contatti preparatori, o all’interno o all’esterno della casa per acquistare lo stupefacente. Le investigazioni, inoltre, hanno evidenziato che una larga fetta delle attività di spaccio delle sostanze stupefacenti in molti comuni della provincia teramana (sia dell’entroterra che della costa) fosse sempre più efficacemente gestita dalla famiglia rom, ben nota alle forze dell’ordine per i trascorsi criminali in materia di stupefacenti di tre dei loro componenti».
Nei prossimi giorni i quattro arrestati compariranno davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia. (d.p.)
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