Sparò in casa alla moglie: chiede lo sconto di pena 

Il pensionato sarà giudicato con il rito abbreviato, non ci saranno parti civili Una perizia psichiatrica ha stabilito la sua totale incapacità di intendere e volere

GIULIANOVA. La perizia psichiatrica ha stabilito la sua totale incapacità di intendere e di volere al momento dei fatti. Nicola Dell’Orso, il 70enne pensionato di Giulianova arrestato con l’accusa di aver sparato alla 64enne moglie Giovanna Di Bonaventura che riuscì a scappare e a rifugiarsi nell’abitazione di una vicina di casa, sarà giudicato con il rito abbreviato che in caso di condanna prevede lo sconto di un terzo della pena. La prossima udienza davanti al gup Roberto Veneziano si svolgerà a dicembre. Nessuno si è costituito parte civile.
La perizia psichiatrica ha anche stabilito la incompatibilità dell’indagato con il regime carcerario e per questo a giugno l’uomo è stato scarcerato e portato con provvedimento di libertà vigilata in una struttura per le cure. Per il 70enne, assistito dall’avvocato Luca Di Edoardo, la perizia ha accertato una pericolosità sociale attenuata. La perizia, disposta dal giudice Marco Procaccini con la formula dell’incidente probatorio in accoglimento della richiesta fatta dalla difesa, è stata eseguita dallo psichiatra Giuseppe Cimini.
La Procura contesta all’uomo i reati di tentato omicidio e di lesioni aggravate nell’avviso di conclusione delle indagini notificato nei mesi scorsi. Agli atti dell’inchiesta ci sono gli accertamenti tecnici: l’esame dello stub per rilevare la presenza di polvere da sparo sulle mani dell’anziano e quello sui pallini del fucile da caccia trovati nel muro di casa. Un fucile da caccia legalmente detenuto.
Il tentato omicidio avvenne nella tarda mattinata del 2 gennaio scorso nella villetta dei Dell’Orso in via Prato, a Giulianova, dal termine di un diverbio scoppiato tra marito e moglie.
Poi, in un drammatico crescendo, l’anziano prese il fucile e sparò verso la moglie un colpo che fortunatamente la donna riuscì ad evitare scappando.
L’arma si inceppò, lei fuggì fuori dall’abitazione ma venne raggiunta dal marito che prima l’avrebbe colpita con la canna del fucile e poi avrebbe cercato di strangolarla.
I due nella colluttazione caddero a terra e lei riuscì nuovamente a scappare portandosi dietro il fucile, nel frattempo finito a terra. Poi la fuga della donna a casa della vicina, che nella sua audizione ha raccontato di aver sentito prima litigare e poi lo sparo. Poi la fuga della donna a casa della vicina, che nella sua audizione ha raccontato di aver sentito prima litigare e poi lo sparo.
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