Strage di pesci, è ancora mistero: "Il torrente è malato"

Straordinaria moria di pesci, ma per ora niente analisi nel Vibrata. La sezione di Tortoreto della Società nazionale di salvamento ha ripulito l'ultimo tratto del torrente, recuperando quasi un quintale e mezzo di pesce

ALBA ADRIATICA. E' sempre allarme rosso per il Vibrata, trasformato in cimitero dei pesci d'acqua dolce.  Il torrente malato (in attesa del riscontro degli esami dell'Arta sull'anomala moria della fauna ittica, il corso d'acqua resta comunque tra i più inquinati d'Abruzzo) viene tenuto d'occhio all'indomani della strage di carpe, cefali e altre specie, avvenuta a Ferragosto, che ha allarmato turisti e la popolazione residente di Martinsicuro e Alba. La sezione di Tortoreto della Società nazionale di salvamento ha ripulito l'ultimo tratto alla foce, recuperando quasi un quintale e mezzo di pesce che è stato smaltito come rifiuto speciale.

LE ANALISI. La vicenda resta avvolta dal mistero: i dubbi sulle cause di una simile strage non saranno fugati prima del fine settimana. Il sindaco di Alba Adriatica Franchino Giovannelli - che telefonicamente si è sentito con i tecnici dell'Agenzia regionale tutela ambientale che hanno prelevato i campioni - ha detto che i dati non saranno disponibili a strettissimo giro.
Nel frattempo Mimmo Surace, dirigente della Società nazionale di salvamento, ha messo a disposizione uomini e mezzi per liberare il torrente dalle carcasse di pesce già in putrefazione. Con un pattino, i volontari hanno risalito il torrente per circa una ventina di metri e con un retino hanno raccolto il pesce. Il primo cittadino albense vorrebbe ora impiegare una barca piatta motorizzata per spingersi oltre e controllare il torrente più a ovest dove comunque è stato notato un brulicare di pesci, segno che il problema evidentemente si è concentrato nelle penisole melmose alla foce, diventate trappola mortale per la fauna d'acqua dolce.

NIENTE ALLARMISMI. Il primo cittadino si dice convinto che i pesci siano stati uccisi per soffocamento a causa del fango sceso a valle lungo il percorso fluviale durante le forti piogge dei giorni scorsi. «Non voglio generare allarmismi e non intendo sbilanciarmi prima del risultato delle analisi», afferma Giovannelli, «e prima di adottare qualsiasi provvedimento ulteriore intendo conoscere l'esito degli esami di laboratorio». Permane il divieto di balneazione alla foce sia nel tratto nord a Villa Rosa che a sud ad Alba.

I BALNEATORI. «Da dieci anni ripetiamo sempre le stesse cose: l'immagine turistica di un territorio si costruisce e si consolida partendo dalla programmazione e dal funzionamento di una serie di infrastrutture territoriali accessorie, come la manutenzione, il potenziamento e la costruzione dei depuratori intercomunali». E' lo sfogo di Giammarco Giovannelli, presidente di Federalberghi-Confcommercio Teramo.

I SINDACI. Il presidente dell'Unione di Comuni Val Vibrata Alberto Pompizi, chiede l'utilizzo dei fondi Fas per il torrente. Due anni fa l'Unione chiese la collaborazione della Ruzzo Reti per la redazione di un progetto. Nell'aprile del 2009 il tavolo si riunì facendo emergere l'esigenza di una mappatura degli scarichi nel Vibrata. Nel 2009 si chiese all'Ato Teramano nº5 la realizzazione di nuovi impianti di depurazione consortili per gli scarichi urbani ed industriali. I solleciti sono continuati nei primi mesi del 2010, senza esito.

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