Stroncato a 38 anni da un’ischemia Donati gli organi
Il giovane di Valle Castellana era in rianimazione dal 13 Il prelievo in nottata: equipe arrivate da tutta Italia
TERAMO. Un’ischemia cerebrale non gli ha lasciato scampo, a soli 38 anni. Ma i genitori e i due fratelli hanno voluto dare un senso all’immenso dolore per la morte di Vincenzo Di Marco, di Valle Castellana. E ieri mattina hanno dato ai medici della rianimazione del Mazzini il nulla osta alla donazione dei suoi organi. La scelta, d’altronde, era stata “guidata” in vista dallo stesso giovane di Valle Castellana, che aveva più volte detto che in caso di morte prematura avrebbe voluto fare l’estremo gesto di solidarietà.
Così ieri mattina è iniziato il periodo di osservazione di sei ore dei parametri vitali. Una commissione medica composta da Giuseppe Galliè (neurologo), Anna D’Ercole (rianimatore), Giuseppe Rosati (direzione sanitaria) ha studiato la situazione clinica del paziente e alle 18,30 l’ha dichiarato clinicamente morto. Da lì sono iniziate le procedure per l’espianto: è stato contattato il centro trapianti dell’Aquila che ha contattato i diversi centri in Italia. Le equipe provenienti da tutta Italia sono arrivate all’ospedale di Teramo in nottata per eseguire il prelievo degli organi. A quanto è dato sapere al momento sono stati prelevati i reni, il fegato e le cornee. C’è incertezza per il cuore.
Vincenzo Di Marco era arrivato in ospedale il 13 febbraio, con un’ischemia cerebrale. I medici avevano anche tentato una trombolisi meccanica, un intervento salvavita in cui i medici tentano di rimuovere il trombo che ostruisce l’arteria. Ma probabilmente anche per il tempo trascorso dall’evento, è stato impossibile rimuoverlo. E’ questo il primo espianto dell’anno che si pratica. (a.f.)
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