Tagli a 12 campi di calcio le società contro Brucchi

L’ex assessore e presidente dell’unione sportiva Miano critica la manovra «Il ritorno alla gestione diretta del Comune è una sconfitta della città»

TERAMO. Il ritorno alla gestione diretta da parte del Comune dei campi di calcio sarebbe la sconfitta del riformismo teramano oltre che del buon senso». E' l'allarme lanciato dall'ex assessore comunale Ennio Pirocchi, presidente dell'unione sportiva Miano, dopo l'annuncio dell'amministrazione del taglio di 20mila euro dei contributi assegnati alle società per la gestione degli impianti.

L'ex amministratore definisce una «felicissima intuizione» la scelta, risalente ad alcuni anni fa, di affidare i campi alla cura delle squadre che li utilizzano. L'assegnazione alle società anche delle manutenzione straordinarie, però, secondo Pirocchi ha creato disparità tra gli impianti. «Quello della frazione di Miano che ho l'onere di gestire, realizzato a pezzetti 45 anni fa», evidenzia il presidente, «solo nell'ultimo anno ha comportato una spesa straordinaria di migliaia di euro per interventi su una perdita d'acqua della condotta esterna e sotterranea della linea di approvvigionamento e sulla caldaia per la sostituzione di alcuni pezzi usurati. Ci sono poi interi settori del campo, dalla recinzione ai muri di sostegno delle scarpate, da rifare ex novo».

Sulla base di queste premesse, dunque, a detta di Pirocchi le società sportive si aspettavano un incremento dei contributi anziché la loro riduzione. Negli ultimi anni, infatti, sono aumentate anche le spese per le bollette e per manutenzioni ordinarie che comprendono anche la pulizia degli spazi pubblici a ridosso degli impianti. Pirocchi evidenzia come, nonostante l'impegno di società e dirigenti, fatta eccezione per i nuovi campi in superficie sintetica «gli impianti del nostro comune sono i peggiori della provincia e per i campionati più importanti, i peggiori d'Abruzzo».

Il presidente dell'Us Miano suggerisce a Brucchi di non ridurre i contributi. Pirocchi si rivolge al sindaco sollecitando un incontro con i presidenti delle società. «Renda l'amministrazione disponibile a intervenire sugli impianti, dando priorità alle urgenze», propone l’ex assessore, «per garantire alle società alcuni interventi e sgravarle di alcune spese: in fondo si tratta di far recuperare loro quello che spendono in più per "l'assenza" del Comune».

I 20mila euro dei contributi, a detta di Pirocchi, potrebbero essere recuperati ad esempio «eliminando alcuni dei quattro passi pedonali nei 40 metri di via Fedele Romani in pieno centro e l'utilizzo una sola volta a settimana delle spazzatrici rumorose, rovinose, inquinanti e spesso inefficaci nel centro storico».

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