TERAMO
Tecnico radiologo e infermiere in vacanza con i congedi parentali
Zio e nipote, dipendenti della Asl, avrebbero usufruito di 1.337 giorni di permessi per assistere familiari con handicap gravi. Ora sono sotto processo per truffa
TERAMO. Due dipendenti della Asl di Teramo, zio e nipote, sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di truffa per avere indebitamente usufruito dei permessi concessi per l'assistenza di familiari con handicap grave. Il processo si terrà il prossimo 4 ottobre. Secondo l'accusa, titolare del fascicolo il pm Silvia Scamurra, i due uomini, un tecnico radiologo e un infermiere, pur risultando in congedo retribuito per l'assistenza rispettivamente dell'anziano padre e della nonna, sarebbero stati impegnati la maggior parte delle volte in attività di esclusivo carattere personale. Addirittura, in alcuni casi, avrebbero usufruito di quei congedi per andare in vacanza. Anche fuori regione. Entrambi, nei mesi scorsi, nell'ambito delle indagini condotte dalla guardia di finanza di Nereto (Teramo), erano stati raggiunti da un sequestro preventivo per equivalente di settantamila euro, pari a un totale di 1.337 giorni di assenza dal lavoro. Nel corso dell'udienza preliminare si sono costituite parte civile sia la Asl di Teramo che la Asl Romagna: l'infermiere era arrivato a Sant'Omero dalla Asl di Rimini nell'ambito di una procedura di mobilità interna.