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Teramo, accusa i genitori di maltrattamenti e viene allontanata da casa
Due inchieste della Procura sul caso di una 16enne teramana. Per i familiari è stata soggiogata dall’uomo che frequenta
TERAMO. Tra tanti elementi ancora da chiarire prende forma una sola certezza: una ragazza di 16 anni allontanata dai genitori che lei stessa ha denunciato per maltrattamenti. Tutto il resto dovranno accertarlo le due inchieste aperte rispettivamente dalla Procura dei minori e dalla Procura di Teramo.
Alla prima, scattata dopo la denuncia della ragazzina, ha già fatto seguito il provvedimento del tribunale dei minori che ha stabilito l’allontanamento della giovanissima dalla famiglia. La seconda, invece, è stata aperta dopo la denuncia presentata dai genitori (assistiti dall’avvocato Luca Macci) che respingono ogni accusa e si dicono convinti del fatto che la figlia abbia agito perchè soggiogata da un uomo molto più grande di lei alla cui frequentazione loro si sarebbero tenacemente opposti. Da qui l’inchiesta aperta dalla Procura teramana e firmata dal pm Bruno Auriemma. Due procedimenti avvolti da uno stretto riserbo come lo sono tutti quelli che riguardano il coinvolgimento di ragazzini e che si muovono in una sola direzione: la maggiore tutela possibile del minore.
Va detto che nell’ambito degli accertamenti avviati dalla Procura di minori gli inquirenti hanno imposto il divieto di ogni contatto, anche telefonico, tra la ragazzina e l’uomo che i genitori accusano di averla soggiogata.
La prima inchiesta, quella della Procura aquilana, è scattata alla fine del 2017 quando la ragazzina, accompagnata dall’uomo, si è presentata in una caserma dei carabinieri per denunciare di essere stata più volte maltrattata dai genitori: secondo le sua accuse maltrattamenti sia fisici sia psicologici. Circostanze che la stessa avrebbe ripetuto anche durante alcuni colloqui con i servizi sociali. Da qui la decisione di accogliere la ragazzina in una comunitàprotetta in attesa di accertamenti più approfonditi. Nel frattempo è arrivata anche la denuncia dei genitori della giovanissima che accusano l’uomo, sottolineando come quest’ultimo negli ultimi tempi fosse costantemente presente nella vita della figlia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Alla prima, scattata dopo la denuncia della ragazzina, ha già fatto seguito il provvedimento del tribunale dei minori che ha stabilito l’allontanamento della giovanissima dalla famiglia. La seconda, invece, è stata aperta dopo la denuncia presentata dai genitori (assistiti dall’avvocato Luca Macci) che respingono ogni accusa e si dicono convinti del fatto che la figlia abbia agito perchè soggiogata da un uomo molto più grande di lei alla cui frequentazione loro si sarebbero tenacemente opposti. Da qui l’inchiesta aperta dalla Procura teramana e firmata dal pm Bruno Auriemma. Due procedimenti avvolti da uno stretto riserbo come lo sono tutti quelli che riguardano il coinvolgimento di ragazzini e che si muovono in una sola direzione: la maggiore tutela possibile del minore.
Va detto che nell’ambito degli accertamenti avviati dalla Procura di minori gli inquirenti hanno imposto il divieto di ogni contatto, anche telefonico, tra la ragazzina e l’uomo che i genitori accusano di averla soggiogata.
La prima inchiesta, quella della Procura aquilana, è scattata alla fine del 2017 quando la ragazzina, accompagnata dall’uomo, si è presentata in una caserma dei carabinieri per denunciare di essere stata più volte maltrattata dai genitori: secondo le sua accuse maltrattamenti sia fisici sia psicologici. Circostanze che la stessa avrebbe ripetuto anche durante alcuni colloqui con i servizi sociali. Da qui la decisione di accogliere la ragazzina in una comunitàprotetta in attesa di accertamenti più approfonditi. Nel frattempo è arrivata anche la denuncia dei genitori della giovanissima che accusano l’uomo, sottolineando come quest’ultimo negli ultimi tempi fosse costantemente presente nella vita della figlia.
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