Teramo, bruciata l'auto dell'editore Santarelli

Attentato nella notte in via Molinari, un testimone fa fuggire il misterioso piromane

TERAMO. Hanno dato fuoco alla sua auto, parcheggiata sotto casa, in via Molinari. Sono parecchi i danni alla Hyundai Tucson dell'editore teramano Enrico Santarelli.

L'allarme è scattato alle 21,30 di domenica. "A quell'ora", racconta l'editore di Prima Pagina, "un vicino ha suonato al citofono e ha detto che la mia auto era in fiamme. Sono sceso e lui stava già tentando di spegnerle con l'estintore. Subito sono arrivati i vigili del fuoco e due pattuglie dei carabinieri. L'auto è stata danneggiata ma siamo riusciti a evitare la tragedia: era parcheggiata a un metro da una palazzina".

Enrico Santarelli racconta che i carabinieri all'altezza della portiera del Suv hanno trovato una bottiglia di plastica con liquido infiammabile. "E poi c'è un testimone che ha visto un soggetto che stava spargendo quel liquido", racconta, "gli ha detto "Che stai facendo?" e lui è scappato ma prima ha buttato l'accendino acceso". Pare che sia un uomo di colore, anche se non è possibile un identikit preciso.

L'episodio fa riflettere Santarelli anche su quanto avvenuto in passato: "Un anno fa mi venne incendiato lo scooter sempre sotto casa e quattro anni fa, quando partii con il "Giornale 24 ore" andò a fuoco l'ufficio. Allora non ho pensato a un gesto doloso ma ora questo è è inequivocabile. Io non ho mai avuto di questo problemi, che si sono verificati con l'avvio della società editrice. Che significa? Non lo so. Io sono a disposizione degli inquirenti: non ho "scheletri"".

Intanto il direttore, la redazione e il Cda dell'Ecs esprimono solidarietà all'editore e ricordano dei precedenti "incidenti". "Se tre indizi fanno una certezza, il dubbio che i tre episodi non siano del tutto causali è legittimo. Prima Pagina è una testata che in due anni è riuscita a diventare un punto di riferimento nell'editoria teramana. Questi incresciosi episodi non ci impediranno di continuare il nostro lavoro con l'attenzione e la cura di sempre". (a.f.)

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