Teramo, corsa contro il tempo per salvare l'Interamnia
Grande preoccupazione: "Gravi ritardi per campo centrale, scuole e palestre". Campana: "Non ci sono più io a risolvere tutti i problemi"
TERAMO. In piazza Martiri della Libertà nessuno è al lavoro per montare le tribune e il campo sintetico della Coppa Interamnia, la cui 42esima edizione comincerà domenica prossima. Ma comincerà davvero? All’Interamnia handball non ne sono così sicuri. Fabrizio Quaranta, infaticabile braccio destro del patron Pierluigi Montauti e factotum della logistica, è esplicito: «Siamo molto preoccupati, oltre ai problemi organizzativi nostri ci stiamo accollando una serie di problematiche del Comune. Per il campo centrale non c’è l’impegno di spesa di 25mila euro e non è neanche detto che la ditta faccia il lavoro perché non ha ancora preso i soldi dell’anno scorso. Quanto ci vuole per il montaggio? Quattro-cinque giorni almeno, stiamo rischiando di non avere il campo per domenica 6».
Ma il problema, a quanto pare, non è solo il campo di piazza Martiri. «Dalle scuole», continua Quaranta, «abbiamo avuto i soliti dinieghi a utilizzare gli edifici per ospitare le squadre, stiamo aspettando che il sindaco sblocchi la situazione con un’ordinanza. Poi ci sono i tempi tecnici per allestire le scuole». E ancora: «Per gli impianti sportivi al coperto al momento non c’è la delibera di utilizzo, i dirigenti ci negano l’accesso perché la commissione di sicurezza ha trovato piccole cose che non vanno come estintori vuoti, fili scoperti e vetri rotti. L’ufficio tecnico ha scaricato sul sindaco, che dovrà trovare i soldi per fare questi lavori o comunque ordinare l’apertura degli impianti. In compenso, non essendoci più la cooperativa, dobbiamo occuparci noi di custodia e pulizia. E gli impianti li abbiamo trovati in condizioni pietose».
La situazione è per caso legata anche al fatto che Guido Campana non è più l’assessore agli eventi? «Senza dubbio», risponde Quaranta, «Campana era importante, ci toglieva questi problemi occupandosene in prima persona».
E l’ormai ex assessore cosa ne pensa? «Sono tanti anni», dice Campana, «che penso a tutti gli aspetti della Coppa, e nessun politico a Teramo sa cosa significa. Quest’anno non ho voluto pensarci perché da fine maggio si sapeva che non sarei più stato assessore. I soldi per il campo centrale? La ragioneria ha avuto difficoltà, ma non è quello il problema. Piuttosto temo che dei cinque palchi in altrettante piazze per ospitare eventi collaterali se ne potranno fare solo due. E poi non c’è solo la Coppa, ci sono tutti gli altri eventi estivi da organizzare. Io ho lasciato una pianificazione di massima, ma ora deve pensarci il nuovo assessore. Che», punge Campana, «è andata a farsi un giro in quelli che erano i miei uffici e non ha ritenuto di invitarmi».(d.v.)
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