Teramo, due alpinisti muoiono sul Gran Sasso / Video
Le vittime sono Francesco Carta, 45 anni di Bisenti, ed Enrico Faiani, 61 di Castelli. La Procura apre un'inchiesta
TERAMO. Due alpinisti sono morti sul versante teramano del Gran Sasso, cadendo nel canalone San Pietro, nei pressi del monte Brancastello. Si tratta di Francesco Carta, veterinario di 45 anni di Bisenti (Teramo) e di Enrico Faiani, 60 anni di Castelli (Teramo). Entrambi erano scialpinisti esperti iscritti al Cai. A dare l'allarme è stato un altro alpinista presente nella cordata, formata da 4 o 5 persone. Questo il bilancio della tragedia che si è consumata questa mattina intorno alle 9-9,30 sul Gran Sasso. I corpi sono stati trovati a sessanta metri di distanza l'uno dall'altro. Una salma è stata recuperata quasi subito e portata all'obitorio dell'ospedale Mazzini di Teramo. Le vittime sono entrambe della provincia di Teramo. Sul posto hanno operato il soccorso alpino e speleologico (Cnsas) e il 118.
I corpi dei due alpinisti morti stamane sono stati recuperati a 2.100-2.200 metri di altezza. Dalle prime informazioni fornite dal soccorso alpino e speleologico (Cnsas), sembrerebbe che al momento della tragedia gli alpinisti (forse più di quattro) fossero slegati e procedessero con piccozze. Il buon equipaggiamento fa presupporre che il gruppo fosse composto da persone esperte. Le due vittime sarebbero scivolate nel canalone San Pietro. Le operazioni di recupero sono state effettuate dalla stazione di Teramo del Soccorso alpino.
La magistratura ha aperto un'inchiesta sull'incidente avvenuto sul versante teramano del Gran Sasso in cui sono morti due alpinisti, Francesco Carta, di 45 anni, ed Enrico Faiani, di 60. L'indagine è affidata ai Carabinieri della stazione di Isola del Gran Sasso, competenti per il territorio in cui è avvenuto l'incidente. Il Brancastello, e in particolare il Vallone di San Pietro, fa parte del massiccio del Gran Sasso sul versante teramano e guarda verso Isola del Gran Sasso. Oltre l' identificazione e la raccolta delle testimonianze c'è da verificare con esattezza la causa della tragedia, ma è molto probabile che ciò sia avvenuto per un errore umano e per la casualità dell'improvvisa assenza di aderenza alla parete. Il bilancio sarebbe potuto essere più pesante se la caduta avesse coinvolto gli altri tre del gruppo. Presumibilmente Carta e Faiani erano gli ultimi della fila dei cinque. Le salme sono state composte all'obitorio dell'ospedale Mazzini di Teramo dove amici e parenti dei due alpinisti stanno rendendo loro omaggio.