Teramo, frutta sottratta e venduta al negozio: denunciato autotrasportatore
Nei guai per appropriazione indebita un 40enne di Tortoreto: durante i viaggi "dirottava" il camion nel capoluogo. Venerdì la cessione di 700 chili di mele, 225 di pere e 360 di banane a un extracomunitario che poi rivendeva tutto sottoprezzo
TERAMO. Nella serata di venerdì 29 dicembre u.s., il titolare di una Cooperativa agricola di Troia (Foggia), informava la Questura dei propri “sospetti” sulla condotta di un autotrasportatore dipendente che, verosimilmente, si era appropriato negli ultimi giorni di un consistente quantitativo di frutta (pere, banane e mele), sottratte da carichi destinati a negozi del nord Italia, della cui mancanza lo stesso non riusciva a dare alcuna contezza. L’autotrasportatore, peraltro, in più di un viaggio nel periodo natalizio avrebbe “deviato” il percorso verso i clienti del Veneto e della Lombardia, per raggiungere Teramo. La Volante, unitamente ad agenti della Squadra mobile, attivavano immediatamente ogni accertamento circa quanto segnalato, riuscendo a ricostruire in poco tempo il percorso realmente effettuato dal camion condotto da P.D., quarantenne di Tortoreto (Teramo), nella giornata di venerdì, avendo conferma della sua presenza in Teramo proprio poche ore prima della segnalazione ricevuta dal titolare della Cooperativa. E’ stato così che i poliziotti hanno potuto individuare l’esercente a cui P.D. aveva scaricato, per un prezzo assai minore rispetto a quello all'ingrosso, la frutta “sottratta”. Alla richiesta di documentazione circa la giacenza nel suo negozio della frutta “segnalata”, S.A., trentenne cittadino extracomunitario, in realtà non riusciva a dare seguito. Sono risultati quindi privi di regolare bolle e fatture 225 chilogrammi di pere del tipo “Angelys”, 360 chilogrammi di banane “Chiquita” e 700 chili di mele “Fuji”, che l’esercente ha poi ammesso essere state pagate all’autotrasportatore “un terzo” del normale prezzo di mercato, cosa che consentiva conseguentemente di vendere al minuto a “prezzo più che concorrenziale”. Gli agenti della Squadra mobile, dopo aver sequestrato e restituito la merce illecitamente sottratta alla Cooperativa produttrice, hanno segnalato alla Procura della Repubblica l’autotrasportatore per appropriazione indebita e l’esercente della rivendita di frutta per ricettazione.