Teramo, il ricatto da 60 euro gli costa cinque anni di carcere

Estorsione con la tecnica dello specchietto rotto: il giudice infligge maxi condanna perché la vittima è un anziano

TERAMO. Anziani soli, fragili, indifesi. Sempre più vittime “prescelte” di truffatori e rapinatori pronti a raggirarli, derubarli, estorcere soldi. Come ha fatto l’uomo di 34 anni che con la truffa degli specchietti retrovisori ha provato ad estorcere 400 euro alla vittima del momento incassandone 60 e che ieri mattina è stato condannato a cinque anni dal giudice monocratico Roberto Veneziano. Cinque anni per truffa aggravata ed estorsione, un’estorsione ai danni di un anziano che in quel momento era in macchina con la moglie malata.

Per conoscere i perchè bisognerà aspettare di leggere le motivazioni della sentenza, ma appare sin da ora evidente che il fatto che il reato sia stato compiuto ai danni di anziani per il giudice è un aggravante. L’uomo, Corrado Di Giovanni, siciliano, è irreperibile. Per lui il pm d’udienza Stefania Mangia aveva chiesto quattro anni. I fatti per cui è finito a processo risalgono al luglio dell’anno scorso e si sono verificati a Campli.

L’uomo, che in quell’occasione era con un complice, venne inseguito e bloccato dai carabinieri. Secondo l’accusa fatta dai militari i due prendevano di mira anziani che inseguivano e bloccavano facendo credere di essere stati urtati dai loro mezzi danneggiando gli specchietti laterali. Con insistenza ed atteggiamento intimidatorio convincevano i malcapitati a pagare i danni sul momento facendosi consegnare cifre che andavano dai 60 ai 100 euro, poi sparivano.

I carabinieri avevano accertato almeno cinque episodi che avrebbero fruttato oltre 250 euro. Nel caso finito a processo i due avevano avvicinato l’anziano, che in quel momento era in macchina con la moglie malata reduce da una visita medica, e dopo avergli mostrato lo specchietto rotto gli avevano chiesto 400 euro per il pagamento dei danni. L’anziano aveva risposto che in quel momento ne aveva solo sessanta. I due, dopo averlo intimorito, avevano preso i soldi ed erano scappati. Erano stati fermati dai carabinieri dopo la denuncia dell’uomo.(d.p.)

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